lunedì,Dicembre 4 2023

Violenza sessuale su minore, nei guai un 34enne di Corigliano Rossano

Il commissariato di Polizia di Corigliano Rossano ha individuato un 34enne, accusato di violenza sessuale ai danni di una ragazza minorenne.

Violenza sessuale su minore, nei guai un 34enne di Corigliano Rossano

Gli agenti del commissariato di Polizia di Corigliano-Rossano, a seguito di denuncia di violenza sessuale in danno di una minorenne del luogo, ed all’esito di una serrata, quanto delicata, attività di indagine, ha notificato l’ordine di esecuzione di misura cautelare consistente nel divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, emessa dal gip del Tribunale di Castrovillari Luca Colitta su richiesta del pm Giovanni Tedeschi, nei confronti di un uomo di 34 anni, residente a Corigliano Rossano ex area urbana di Rossano. 

Violenza sessuale su minore, cosa hanno scoperto le indagini

L’attività investigativa è iniziata nel mese di maggio scorso, subito dopo la segnalazione da parte della parte offesa di una violenza sessuale subita ad opera di F. P., il quale, dopo aver pedinato la vittima dall’abitazione, seguendola lungo le vie di quel centro, l’avrebbe bloccata all’interno di un palazzo, dove la stessa si era recata in visita ai parenti. Qui, il 34enne, in modo fulmineo sarebbe riuscito a trattenere con forza la ragazza, palpeggiandola e mostrandole le parti intime per poi darsi a repentina fuga.

Il personale della Polizia di Stato, acquisisti i primi elementi utili dalla vittima, ha proceduto all’analisi di tutti i sistemi di videosorveglianza della zona riuscendo, infine, dalla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza sul luogo del delitto, a ricostruire il tragitto della vittima e successivamente ad identificare la targa dall’autovettura in uso al 34enne, intento a seguire la malcapitata. 

La polizia ha escusso la vittima

La minore, assistita dai genitori, è stata escussa in audizione protetta presso gli uffici del Commissariato, fornendo ulteriori dettagli per l’identificazione certa dell’autore del reato. Gli accertamenti espletati sull’uomo, che non risulta all’atto avere altri precedenti penali, hanno consentito di evidenziare a suo carico episodi analoghi in passato nonché l’emergere di alcune segnalazioni di violenza che hanno alla base lo stesso modus operandi il cui autore risulta ignoto ma che fanno ritenere agli inquirenti la possibilità che molte donne non abbiano potuto denunciare tali episodi per vergogna o paura di essere giudicate.

La caparbietà della polizia di Stato

L’attività dalla polizia di Stato ha consentito l’emissione del decreto da parte del Tribunale di Castrovillari, grazie alla tenacia e alla caparbietà dei poliziotti che fin dai primi momenti del ripugnante reato non hanno mai interrotto la ricerca delle fonti di prova per poter identificare l’autore del reato, dimostrando un’attenzione particolare ai reati di violenza di genere. Non denunciare, anche anonimamente, violenze, prepotenze, soprusi, angherie, potrebbe portare a conseguenze ancora più gravi.

Le donne e gli uomini della Polizia di Stato giornalmente sono impegnati in prima linea contro la violenza di genere, non solo in campagne informative ma anche con l’app “Youpol” attraverso la quale il cittadino può segnalare, anche anonimamente, episodi si spaccio, bullismo  e reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche e in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

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