Narcotraffico nell’Esaro, in aula scocca l’ora degli avvocati
Nuova udienza del processo sulla presunta associazione dedita al narcotraffico nella valle dell'Esaro. Esaminato un agente della Squadra Mobile di Cosenza.
Altra udienza fiume quella andata “in onda” oggi nel tribunale di Cosenza, nell’ambito del processo sulla presunta associazione dedita al narcotraffico nella valle dell’Esaro, con base operativa a Roggiano Gravina. Gruppo che farebbe riferimento ad Antonio Presta e Roberto Presta, quest’ultimo collaboratore di giustizia e imputato nel medesimo procedimento che si svolge col rito ordinario.
Prima del controesame degli avvocati, il pubblico ministero Alessandro Riello ha concluso il suo esame, ponendo tante domande all’agente della Squadra Mobile di Cosenza, originario di Roggiano Gravina, che ha partecipato alle indagini, anche se i difensori hanno fatto rilevare che il teste non ha redatto alcuni degli atti di cui ha riferito in aula, come nel caso delle intercettazioni ascoltate in “differita” e non in “presa diretta”. Un dettaglio dibattuto soprattutto dall’avvocato Giampiero Calabrese, difensore del reggino Giannetta.
Alla ricerca della droga da vendere
Durante l’esame della pubblica accusa, il poliziotto della Mobile, sollecitato dal pm, ha parlato anche della posizione di Costantino Scorza, ritenendo che le somme pronunciate in una intercettazione sarebbero da collegare alla droga e non ai soldi che avrebbe preso per motivi diversi. Poi il presidente del collegio giudicante, Carmen Ciarcia (giudici a latere Francesca Familiari e Iole Vigna) ha dato la parola ai difensori, i quali hanno fatto emergere che le contestazioni di vendita di sostanza stupefacente non siano riscontrabili non avendo sequestrato droga a buona parte degli imputati, ad eccezione di due episodi di cui ci sono state già sentenze definitive.
Nel caso dell’avvocato Carlo Esbardo, inoltre, il teste ha ricostruito anche i luoghi delle abitazioni degli imputati analizzati nel controesame. Tuttavia, gli avvocati avranno ancora un’altra udienza per fare ulteriori domande all’agente della Squadra Mobile di Cosenza, in quanto il processo, oggi durato quasi 5 ore, è stato rinviato al prossimo 24 novembre 2011.