Telesio, occupato dagli studenti il nuovo plesso del Liceo [FOTO – VIDEO]
Terremoto, la mancata evacuazione diventa un caso nella scuola di Cosenza. Nel plesso dell’ex convento delle Canossiane gli studenti scendono in cortile. Per il dirigente è occupazione abusiva e chiama i carabinieri
La scossa l’hanno distintamente avvertita anche nelle classi del Liceo Classico Telesio. Nel nuovo plesso allestito nell’ex convento delle Canossiane, in pieno centro storico di Cosenza, nessuno ha dato il via all’evacuazione degli alunni. Sono stati loro stessi allora ad assumere l’iniziativa di abbandonare le aule per guadagnare lo spazio esterno dopo aver vinto, riferiscono alcuni, le resistenze di un collaboratore scolastico che del sisma, invece, non si era affatto avveduto.
L’immobile ospita la scuola soltanto da un paio di settimane, in sostanza dalla ripresa delle lezioni dopo le festività natalizie. Qui hanno trovato posto gli studenti del triennio dell’ordinamento; i corsi Cambridge ed europeo sono invece rimasti nella sede principale. Il trasferimento si è reso necessario in parte per una carenza di spazi determinato dall’avvio di una ristrutturazione, in parte perché l’edificio affacciato su Piazza 15 Marzo da qualche tempo ospita pure la scuola primaria e quella secondaria di primo grado facenti capo all’adiacente Convitto Nazionale.
Nel primo trimestre dell’anno scolastico, con l’ex convento delle Canossiane ancora non disponibile per il protrarsi dei lavori di adeguamento dell’edificio, i ragazzi sono stati costretti a turni pomeridiani. Non senza qualche malcontento. Ed anche lo spostamento di inizio 2022 ha generato più di un malumore generando uno stato di tensione amplificato dall’inatteso evento tellurico che avrebbe portato a galla le inefficienze, per il nuovo plesso, dei sistemi di emergenza. Porte chiuse, vie di fuga insufficienti, confusione sul da farsi, hanno messo gli studenti in allarme ai quali non è rimasto altro che assembrarsi in cortile.
Poi, mancando a loro avviso le condizioni di sicurezza per rientrare in classe, hanno parzialmente proseguito nel presidio anche dopo il sisma, mentre il dirigente contattava i carabinieri ravvisando una occupazione abusiva dell’istituto. Segnale di un nervosismo strisciante alimentato nei giorni scorsi da un conflitto sulla sistemazione dei giovani in aule non rispondenti, per scarsa metratura, ai canoni di sicurezza, e da un problema dei bagni: quelli femminili sarebbero rimasti privi delle chiavi per diversi giorni, con le ragazze costrette ad affluire in coppia per tenere chiuse le porte. Oggi i conflitti sono sfociati in una occupazione vera e propria dello stabile …