giovedì,Marzo 28 2024

Arriva la neve in Sila, ma a Camigliatello sono chiuse le piste da sci

L’Arsac comunica che per risparmiare fino a venerdì gli impianti saranno sigillati, il sarcasmo degli utenti: “Per quelle in Lombardia i soldi c’erano però”

Arriva la neve in Sila, ma a Camigliatello sono chiuse le piste da sci

Arrivano i primi fiocchi di neve in Sila e Camigliatello, la capitale dell’altopiano secondo molti, si risveglia sotto la coltre bianca per la prima volta dopo un anno. Ci sono voluti i primi dieci giorni del 2023 per regalare uno scenario che fino a qualche tempo fa era consueto fin dagli albori della stagione invernale. Anzi talvolta bussava in anticipo anche con l’esaurirsi dell’autunno. L’aumento delle temperature e il clima primaverile registrato alle nostre latitudini fino a qualche giorno fa, hanno tuttavia cambiato radicalmente gli scenari.

Fatto sta che questa notte, come anticipato dalle previsioni meteo, è caduta la neve in Sila per gli amanti della montagna. Tuttavia le piste da sci rimarranno chiuse fino a venerdì. La comunicazione è arrivata ieri direttamente dall’Arsac sul proprio profilo Facebook. «Si comunica la chiusura dell’impianto da 9 al 13 gennaio – si legge -. La crisi energetica accompagnata da quella climatica che attraversano la nostra penisola, non permettono la praticabilità degli sport invernali. La disponibilità dell’ovovia riprenderà sabato e domenica prossimi. Aggiornamenti nei prossimi giorni. Aspettando il freddo e soprattutto la neve».

Le reazioni degli utenti non sono state benevole e in molti hanno messo in evidenza il paradosso. «Arriva la neve e chiudono gli impianti, ottimo» ha scritto Angelo. Più pungente Asuncion che punta il dito con sarcasmo verso la Regione: «Peccato: sembra che la crisi non sia stata di impedimento per una mega pista di pattinaggio in Lombardia. Per i residenti invece..». Lapidario, infine, Luigi: «Gli impianti dovrebbero essere aperti tutto l’anno, a prescindere dalla presenza della neve, fossi io politico dimezzerei lo stipendio per mantenere aperti tutti gli impianti presenti nella regione».

Articoli correlati