venerdì,Giugno 2 2023

Rende, annullata l’ordinanza a carico di Annamaria Artese che ritira le dimissioni da vicesindaco

L'inchiesta che l'aveva coinvolta fu denominata “Mala Arintha”. All'orizzonte attesi importanti sviluppi politici in municipio: De Rango sarà ridimensionato

Rende, annullata l’ordinanza a carico di Annamaria Artese che ritira le dimissioni da vicesindaco

Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato l’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Cosenza nei confronti di Annamaria Artese. L’assessore di Rende è già rientrata in comune nel primo pomeriggio ritirando nell’immediato le dimissioni da vicesindaca. Il 10 novembre è stata destinataria di una misura interdittiva a seguito di dell’indagine condotta dalla Procura di Cosenza e che ha interessato 80 soggetti comprese le società. L’operazione, denominata “Mala Arintha”, ha coinvolto tra gli altri anche Marcello Manna.

All’orizzonte, pertanto, si preannuncia un nuovo scossone in municipio. Il primo atto che si prospetta è quello di ridimensionare Franchino De Rango, sindaco facente funzioni che perde così di colpo le sue prerogative da primo cittadino. Nonostante avesse ricevuto le dimissioni di Artese da vicesindaco, c’erano 20 giorni di tempo per ritirarle.

Quanto basta per riportare l’esponente democrat al timone del comune e far naufragare definitivamente le sue aspirazioni di formare una nuova giunta. L’unico atto resta quindi la nomina di Clelia Badolato, tra le altre cose amica di vecchia data della stessa Artese.

Sullo sfondo resta sempre, però, quel convitato di pietra che è la commissione d’accesso. Negli scorsi giorni Vittoria Ciaramella, Prefetta di Cosenza, ha ricevuto la relazione sul Comune di Rende, che aveva il compito di verificare l’eventuale presenza di condizionamenti o infiltrazioni nella gestione dell’amministrazione Manna.

La rappresentante di Governo convocherà a breve un comitato al quale parteciperanno le Procure di Catanzaro e di Cosenza, poi invierà al ministero dell’Interno le proprie valutazioni. Come noto, la commissione si era insediata a Rende lo scorso 30 settembre a seguito dell’operazione “Reset” coordinata dalla Dda guidata da Nicola Gratteri.

Il Viminale, una volta ricevuto l’incartamento, avrà 45 giorni di tempo per determinarsi. Le probabilità che sopraggiunga lo scioglimento dell’Ente non sono poche, ma nulla è da dare per scontato.

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