Processo “Overture”, ecco la sentenza di primo grado: condanne e assoluzioni | NOMI
Il tribunale collegiale di Cosenza ha emesso il dispositivo dopo le repliche del pm della Dda di Catanzaro a cui hanno fatto seguito le controrepliche delle difese
Il tribunale collegiale di Cosenza, presieduto dal presidente Carmen Ciarcia, ha emesso la sentenza di primo grado del processo Oveture. Si tratta dell’inchiesta della Dda di Catanzaro sulla presunta associazione a delinquere dedita al narcotraffico e su presunte tentate estorsioni aggravate dal metodo mafioso ai danni di ditte edili operanti nell’area urbana cosentina.
Al termine dell’istruttoria dibattimentale, la pubblica accusa ha presentato le richieste di condanna, sostenendo la sussistenza del gruppo Falbo come sodalizio attivo nel settore del traffico di sostanze stupefacenti. Sull’altro versante, il pubblico ministero Corrado Cubellotti aveva considerato Gianfranco Sganga quale presunto mandante di alcune estorsioni, non consumate, nell’ambito di alcuni lavori realizzati all’Unical, all’ospedale di Cosenza e in Presila.
Le difese invece hanno ribaltato l’assunto accusatorio, ritenendo che non vi si prova dell’esistenza del gruppo Falbo, definito in realtà un’Armata Brancaleone, dove ognuno coltivava i propri interessi, acquistando e vendendo lo stupefacente senza seguire le “regole” del “Sistema“. Sul fronte delle estorsioni, Sganga non avrebbe esercitato in alcun modo la sua caratura criminale nell’unico incontro che avrebbe avuto con una delle persone offese.
Il pubblico ministero ha replicato alle discussioni difensive per oltre un’ora, approfondendo alcune tematiche relative alle posizioni dei soggetti vicini, secondo la Dda, a Gianfranco Sganga ma anche diverse posizioni del gruppo dei presunti narcotrafficanti. Un modo di operare che non è piaciuto all’avvocato Cesare Badolato: «Ricordo a me stesso che la replica non è una nuova discussione».
All’esito della Camera di Consiglio, durata oltre otto ore, i giudici hanno emesso la sentenza di primo grado, accertando l’operatività del gruppo diretto da Alfonsino Falbo. A Giuseppina Carbone è stata riconosciuta la continuità con l’arresto avvenuto anni fa per l’occultamento di due chili di marijuana. Ecco quindi il dispositivo:
Processo Overture, la sentenza di primo grado
- Alfonsino Falbo 17 ANNI (chiesti 30 anni)
- Massimo Imbrogno 12 ANNI (chiesti 22 anni)
- Massimo Fortino UN ANNO e 6 mesi (chiesti 2 anni)
- Vincenzo Laurato 10 ANNI e 8
- mesi (chiesti 18 anni)
- Giuseppina Carbone 6 ANNI e 10 mesi (chiesti 12 anni e 4 mesi)
- Gianfranco Fusaro 6 ANNI e 8 mesi (chiesti 16 anni e 2 mesi) (clicca su avanti per leggere i nomi degli altri imputati)
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