domenica,Ottobre 13 2024

Rende, clima da campagna elettorale. Principe corteggiato, i nomi del Laboratorio e del centrodestra

Il Laboratorio Civico potrebbe puntare su Sorrentino o Totera. Tre nomi caldi nel centrodestra: Pastore, Caligiuri e Cuzzocrea. Punto interrogativo sul Pd

Rende, clima da campagna elettorale. Principe corteggiato, i nomi del Laboratorio e del centrodestra

Città unica o no, a Rende si parla di elezioni. Il sentore, o forse la speranza, che l’esperienza commissariale volga al termine ha dato il la ad una serie di abboccamenti. Embrionali, certo, ma con una stella polare a dare l’orientamento per ogni futura alleanza: a Sandro Principe verrà chiesto di impegnarsi in prima persona così come gli è stato chiesto di guidare il comitato per il no alla fusione. E l’ex parlamentare della Repubblica valuterà le sollecitazioni provenienti da parte della società civile e della Federazione Riformista di cui è leader. Del resto, in un’intervista al nostro network dello scorso 31 maggio disse: «Nella mia vita non mi sono mai autocandidato, sono stati sempre gli altri a tirarmi per la giacca».

Intorno a lui, di conseguenza, sarebbero pronte a cementarsi le forze civiche che si sono distinte per una ferrea opposizione all’amministrazione di Marcello Manna. AttivaRende di Mimmo Talarico, pertanto, ma anche InnovaRende di Francesco Adamo. Si tratta di compagini da posizionare nell’alveo del centrosinistra. Potrebbero far parte della coalizione il Movimento 5 Stelle considerati i rapporti tra Talarico e il neo europarlamentare Pasquale Tridico, e Sinistra Italiana che di recente ha strutturato il circolo dell’area urbana attorno alla figura di Maria Pia Funaro. Da valutare invece le intenzioni di RendeSì di Piepaolo Iantorno, di Michele Morrone e di Massimiliano De Rose.

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Elezioni Rende, il ruolo del Partito Democratico

Il punto interrogativo più grande riguarda il Partito Democratico, la cui segretaria risulta essere ancora Annamaria Artese, ma le cui prerogative sono state avocate a sé dal segretario provinciale Vittorio Pecoraro. Il mondo democrat è così frastagliato che azzardare previsioni è esercizio complicato, specialmente al netto degli ottimi rapporti di Nicola Adamo con Marcello Manna. L’ex vicepresidente della Regione era in prima fila ad una sua recente conferenza stampa, mentre Enza Bruno Bossio sui social ha avuto di recente uno scambio di opinioni con i principiani sul tema del garantismo. In questo contesto fluido va misurata la posizione, tra gli altri, di Mimmo Bevacqua che a Rende ha il suo quartier generale e che, forse, un’investitura non la disdegnerebbe affatto dinanzi alla prospettiva della città unica.

Totera o Sorrentino per il Laboratorio Civico?

A precisa domanda, nella sua ultima sortita pubblica, Marcello Manna ha annunciato che il Laboratorio Civico è vivo e combattivo, che la sua giunta è stata sciolta con un atto politico e che sarà ai nastri di partenza della prossima competizione. Che siano le elezioni di Rende o quelle della città unica. I punti interrogativi più grandi riguardano quale figura esprimerà come candidato a sindaco e se deciderà di puntare su un nome di propria espressione (Fabrizio Totera o Lisa Sorrentino?) oppure su un profilo terzo.

Di recente, Sorrentino ha accusato il comitato per il no di autoreferenzialità e preso posizione in merito alla città unica. «Sarebbe opportuno capire – ha detto – se, bene condotto, il progetto di fusione possa essere il modo per eliminare gli alibi di inefficienza, iniziare a invertire la rotta, frenare il ricorso al privato e bloccare il guadagno facile per le società di consulenza chiamate a fare ciò che il comune da solo non è in grado di fare. Di certo, per il raggiungimento di tutti questi obiettivi, i confini amministrativi non possono che palesarsi labili come alibi».

Il centrodestra più attendista

Forza Italia e Fratelli d’Italia sono attendisti, se non altro perché firmatari della proposta di legge sulla città unica Cosenza, Rende e Castrolibero. I nomi caldi circolano lo stesso, ma nessun ragionamento è partito con concretezza. Tra gli azzurri, dove nelle scorse settimane non sono mancate posizioni critiche alla fusione come quella di Eugenio Aceto, i rumor portano a Fulvia Caligiuri e ad Andrea Cuzzocrea, tra i meloniani invece a Loredana Pastore.  

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