Asp di Cosenza, anche il Sumai contro l’atto aziendale
Il sindacato dei medici ambulatoriali chiede di modificarlo per «migliorare» le prestazioni erogate nell’ambito della Salute mentale
L’Atto aziendale dell’Asp di Cosenza va modificato per «valorizzare e migliorare» le prestazioni erogate nell’ambito della Salute mentale. A chiederlo è il Sumai (Sindacato unico medici ambulatoriali italiani) che si associa così alla richiesta già avanzata dall’Ordine degli psicologi della Calabria unitamente al sindacato Fassid area Aupi.
«Il Servizio sanitario regionale – è scritto in una nota del Sumai – sta dimostrando impegno nel garantire le migliori cure possibili, con importanti interventi ed impiego di risorse, nella prevenzione delle malattie per ridurre la sofferenza dei cittadini calabresi e delle loro famiglie, con effetti benefici anche sul contenimento dei costi. Il Presidente Occhiuto ha avuto un’attenzione particolare per la figura dello Psicologo, sostenendo iniziative atte a creare équipe per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), per lo Psicologo Scolastico e lo Psicologo delle Cure Primarie e favorendo l’inserimento degli Specialisti Ambulatoriali della disciplina di Psicologia in vari ambiti, dimostrando di voler portare la nostra Regione al passo coi tempi e con i bisogni e le richieste sempre più pressanti dei cittadini, relativamente alle prestazioni psicologiche».
Tutto questo, per il sindacato medico, è «in contrasto con il contenuto del nuovo Atto aziendale dell’Asp di Cosenza, che cancella l’unica S.S.O.D di Psicologia; non prevede la funzione aziendale di Psicologia prevista dall’art. 20 della legge n. 176/2020, che tra l’altro non comporta alcun costo aggiuntivo; non prevede il necessario raccordo tra l’organigramma previsto nell’Atto aziendale e le prestazioni previste dal Lea; infine trascura formalmente la disciplina della Psicologia all’interno dei Centri di salute mentale (Csm), cambiando la denominazione in Unità di psichiatria».
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