martedì,Aprile 29 2025

Tazzine bollenti. Il caffè al bar continua a diventare sempre più caro. Ecco dove è più salato…

Secondo uno studio del Crc e Assoutenti, il prezzo del caffè al bar continua a crescere in tutta Italia, con aumenti fino al 34% in alcune città. Energia, materie prime e cambiamenti climatici tra le cause principali

Tazzine bollenti. Il caffè al bar continua a diventare sempre più caro. Ecco dove è più salato…

Il caro-caffè non si arresta e il prezzo dell’espresso al bar continua a crescere anche nel 2025. Secondo un’indagine del Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc), realizzata in collaborazione con Assoutenti, il costo medio della tazzina nelle principali città italiane è aumentato di quasi il 20% rispetto al 2021, arrivando a una media di 1,22 euro.

L’Osservatorio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) conferma il trend in crescita: nel 2021 il prezzo medio era di 1,03 euro, mentre oggi si registra un rincaro significativo. Il fenomeno varia da città a città, con Bolzano in testa tra le più care, dove un espresso può costare fino a 1,43 euro. Seguono Trento, Pescara e Trieste, con prezzi medi di 1,34 euro. All’opposto, Catanzaro resta la provincia più economica, dove il costo della tazzina non supera l’euro.

Dove i rincari sono più evidenti

Negli ultimi quattro anni, gli aumenti più marcati si sono verificati a Pescara (+34%) e Bari (+32%). Anche Napoli, città simbolo della tradizione del caffè, ha subito rincari superiori al 32%, con il prezzo medio che sfiora ormai 1,20 euro.

L’aumento dei prezzi dell’espresso ha un impatto significativo sulle tasche degli italiani. Assoutenti stima che ogni anno in Italia vengano consumate circa sei miliardi di tazzine nei locali pubblici, e il rincaro si traduce in una spesa complessiva passata da 6,18 miliardi nel 2021 a 7,32 miliardi nel 2025, con un incremento di oltre un miliardo di euro.

Perché il caffè costa di più?

Secondo il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, le cause del rincaro sono molteplici. Tra i principali fattori si segnalano:

  • L’aumento dei costi energetici, che grava sui bar e sulle attività di ristorazione.
  • Il rincaro delle materie prime: il prezzo del caffè Robusta ha superato i 5.400 dollari a tonnellata, mentre l’Arabica ha raggiunto livelli record, con un costo di circa 3,9 dollari per libbra.
  • L’impatto dei cambiamenti climatici: secondo la Società italiana di medicina ambientale (Sima), periodi di siccità prolungata, sbalzi di temperatura e fenomeni atmosferici estremi hanno ridotto la produzione agricola, causando un aumento dei prezzi sul mercato.

Melluso avverte che, se il trend dovesse continuare, molti consumatori potrebbero rivedere le proprie abitudini, riducendo il numero di caffè consumati al bar o optando per la moka casalinga. Intanto, gli esercenti si trovano a dover bilanciare l’aumento dei costi con la necessità di mantenere competitivi i propri prezzi.

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