Funghi e Sila, il binomio vincente di una Calabria meravigliosa. Le specie più ricercate | NOMI
Funghi e Sila, il binomio vincente di una Calabria meravigliosa. Le specie più ricercate | NOMI
Funghi e Sila, il binomio vincente di una Calabria meravigliosa. Le specie più ricercate | NOMI
Funghi e Sila, il binomio vincente di una Calabria meravigliosa. Le specie più ricercate | NOMI
Funghi e Sila, il binomio vincente di una Calabria meravigliosa. Le specie più ricercate | NOMI
Funghi e Sila, il binomio vincente di una Calabria meravigliosa. Le specie più ricercate | NOMI
Funghi e Sila, il binomio vincente di una Calabria meravigliosa. Le specie più ricercate | NOMI
Le piogge che salutano l’estate e che introducono il periodo autunnale, sono il segnale che sui monti presto salteranno fuori i prodotti più ambiti del sottobosco. La Sila è rinomata per la bontà dei suoi funghi e non mancano le zone floride all’interno del Parco Nazionale, che nel corso degli anni hanno attirato sempre più appassionati. Con esperienza di lungo corso o anche solo amatori alle prime armi, è fondamentale avere con sé il tesserino della Regione Calabria che autorizza la raccolta. Il tesserino può essere giornaliero, settimanale o stagionale, e si può richiedere presso gli uffici forestali o i comuni del territorio. La raccolta è regolata anche in termini di quantità: il limite massimo giornaliero per persona è di 3 kg.
Fatto sta che la Sila, l’altopiano situato nel cuore della Calabria, è un vero paradiso per gli amanti dei funghi. Grazie al suo clima temperato e alle fitte foreste di faggi e pini, questa zona è rinomata per la grande varietà che vi crescono. In questo articolo esploreremo nel dettaglio alcune delle specie più ricercate di funghi commestibili che si possono trovare in Sila, come i Porcini, i Rositi, le Mazze di tamburo, i Gallinacci, i Vavusi e gli Ovuli.
La Sila offre una vasta gamma di funghi che soddisfano sia gli appassionati di micologia che gli amanti della buona cucina. Dai rinomati Porcini agli Ovuli pregiati, ogni fungo ha un suo posto d’onore nelle tradizioni culinarie locali. Se si è cercatori di funghi, la Sila è la destinazione ideale per esplorare e raccogliere queste delizie naturali, rispettando sempre le regole e le stagioni di raccolta per garantire la conservazione di questo prezioso patrimonio.(clicca su avanti per leggere tutte le specie)
Tra i funghi più apprezzati in Sila, i Porcini sono senza dubbio i re della foresta. Appartenenti al genere Boletus, i Porcini si distinguono per la loro carne compatta, il profumo inconfondibile e il sapore ricco e terroso. Sono utilizzati in numerose ricette, dai risotti alle zuppe, dalle salse agli stufati. Tuttavia, non tutti sanno che esistono diverse specie di Porcini, ognuna con caratteristiche proprie e particolari habitat. In questo articolo, approfondiremo le specie più diffuse e ricercate di Porcini, tra cui il Boletus edulis, Boletus aereus, Boletus aestivalis e Boletus pinophilus.
Il Boletus edulis è probabilmente la specie di Porcino più conosciuta e raccolta in Italia. Conosciuto anche come Porcino comune, è rinomato per il suo sapore delicato ma pieno, e la sua versatilità in cucina.
Il Boletus edulis è il fungo simbolo della cucina autunnale, usato in piatti come i risotti e le paste, ma anche fritto o arrostito.
Il Boletus aereus, noto come Porcino nero o Bronzino, è tra le specie più pregiate e rare. Si distingue dagli altri Porcini per il colore scuro del cappello e la sua crescita nei periodi più caldi dell’anno.
Il Boletus aereus è particolarmente apprezzato per il suo sapore deciso e la sua consistenza soda, che lo rendono ideale per preparazioni come arrosti o grigliate.
Il Boletus aestivalis, noto come Porcino estivo, è una specie che si trova principalmente nei mesi caldi. È molto simile al Boletus edulis, ma con alcune differenze chiave legate al suo habitat e alla stagione di crescita.
Il Boletus aestivalis è apprezzato per la sua capacità di crescere anche nei periodi più secchi dell’anno, rendendolo una specie di porcino disponibile già in estate.
Il Boletus pinophilus, noto anche come Porcino rosso o Porcino del pino, si distingue per il colore rosso-marrone del cappello e la sua preferenza per le foreste di conifere.
Il Boletus pinophilus è molto ricercato per il suo sapore robusto e viene spesso utilizzato in piatti dal sapore intenso, come brasati e sughi. (clicca su avanti per leggere le altre specie di funghi della Sila)
Il Rosito, conosciuto scientificamente come Lactarius deliciosus, è un altro fungo molto comune nei boschi della Sila. Il suo nome deriva dal colore rossastro che caratterizza il suo cappello e le lamelle. Questo fungo ha una consistenza carnosa e un sapore delicato, ed è spesso cucinato alla griglia o fritto.
I Rositi sono molto apprezzati nella cucina calabrese, e spesso vengono preparati sott’olio o serviti come contorno nei piatti tradizionali. (clicca su avanti per leggere le altre specie di funghi della Sila)
Le Mazze di tamburo sono un fungo dalla forma inconfondibile, con un cappello largo e piatto che può raggiungere i 30 cm di diametro. Il suo gambo è lungo e sottile, con un anello mobile e facilmente riconoscibile, ed ha una tipica colorazione biancastra con macchie marroni. Le Mazze di tamburo crescono prevalentemente in aree aperte, come prati e radure boschive. Non vanno confuse con altre specie simili ma tossiche, come le Lepiota più piccole.
La Mazza di tamburo è particolarmente apprezzata per il suo sapore delicato e la consistenza carnosa. Viene spesso cucinata impanata e fritta, simile a una cotoletta vegetale. (clicca su avanti per leggere le altre specie di funghi della Sila)
I Gallinacci, noti anche come Finferli, sono funghi dal caratteristico colore giallo-arancione e dal sapore fruttato. Crescono in gruppi numerosi, soprattutto nelle foreste di conifere e latifoglie della Sila. La loro forma a imbuto e la consistenza soda li rendono facili da identificare.
I Gallinacci sono molto utilizzati in cucina per preparare sughi e salse, grazie al loro sapore delicato che si abbina perfettamente a carne e pasta. (clicca su avanti per leggere le altre specie di funghi della Sila)
I Suillus luteus, conosciuti localmente come Vavusi nella provincia di Cosenza, sono funghi molto comuni nei boschi della Sila, specialmente nelle pinete. Questo fungo si distingue per il suo cappello marrone lucido e viscido, che può raggiungere dimensioni considerevoli, e il suo anello bianco sul gambo, un dettaglio caratteristico della specie.
La sua carne è morbida e dal sapore delicato, spesso utilizzata nelle ricette tradizionali locali, soprattutto in piatti autunnali. La raccolta del Suillus luteus è molto apprezzata in Sila, dove i cercatori di funghi lo considerano una delle specie più facili da trovare e da cucinare. (clicca su avanti per leggere le altre specie di funghi della Sila)
Gli Ovuli buoni, conosciuti anche come Amanita caesarea, sono considerati una delle specie più pregiate di funghi che si possono trovare in Sila. Si distinguono per il loro caratteristico cappello arancione e il gambo giallo brillante. Crescono sotto querce e castagni, preferendo le aree collinari e montane.
Gli Ovuli buoni sono spesso consumati crudi in insalate conditi con olio extravergine d’oliva e limone, ma sono anche utilizzati in numerose ricette tradizionali calabresi.
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