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Metterci la faccia. Con l’ambiente, con i giornalisti, con i tifosi. Se c’è qualcuno che lo sta facendo in casa Cosenza, quello si chiama Pierpaolo Bisoli. L’allenatore di Bologna, nel bene e nel male, è colui che sta rappresentando squadra e società rossoblù, al di là di tutto.
Cosenza merita rispetto
Ha iniziato a farlo da Frosinone–Cosenza. Lì un calcio di rigore dubbio ha condannato i suoi uomini alla sconfitta negli ultimi minuti. Bisoli in sala stampa, solo contro tutti, non le ha mandate a dire: “La vittima sacrificale perché mi chiamo Cosenza non la faccio”. Parole forte a difesa della sua squadra, dei suoi giocatori, che evidentemente, in quel momento, si sentivano scippati per un pareggio che sarebbe stato meritato. Bisoli ha fatto la stessa cosa contro il Lecce. E’ stato lui a farsi sentire sia in campo che fuori: “Sono stato espulso, ma ho chiesto rispetto per il Cosenza. I sette minuti di recupero assegnati dalla squadra arbitrale non c’erano. Mi è stato detto ‘stai zitto’. Il battibecco l’ho avuto con Baroni, non con il direttore di gara”.
Faccia a faccia con i tifosi
Anche con i tifosi il rapporto è sempre stato schietto e diretto. Senza troppi giri di parole. Bisoli ha parlato chiaro e lo ha fatto in prima persona, mettendoci la faccia. E questo è sempre e comunque stato apprezzato dai supporters cosentini: “Abbiamo sicuramente sbagliato qualche partita, io sicuramente avrò sbagliato formazione. Ma è stato fatto sempre tutto con l’obiettivo di fare bene per il Cosenza”. Ed anche contro il Pordenone, nel momento di difficoltà della squadra, i tifosi sono stati fondamentali: “Ringrazio il pubblico, ci ha dato una grande mano. Abbiamo toccato l’inferno, poi ne siamo venuti fuori”.
Ultimo sforzo
Fin dal primo momento, l’obiettivo dichiarato di Pierpaolo Bisoli è stato il raggiungimento dei play-out. Lavorare per perseguire gli spareggi e poi giocarsi lì il tutto e per tutto. Psicologicamente il vantaggio può esserci con chi invece questi play-out dovrà giocarli per non aver raggiunto la salvezza diretta. Anche se una vittoria a Pisa, come detto dallo stesso allenatore bolognese, potrebbe regalare anche al Cosenza opportunità inimmaginabili. Lunedì a fine gara Bisoli è stato acclamato dalla curva cosentina. Il suo saluto pieno di grinta e fiducia non ha lasciato indifferente nessuno ed ha convinto anche i più scettici: è lui l’uomo al quale il Cosenza deve aggrapparsi per sperare nella salvezza.