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Fino a ieri prima della partita contro il Palermo, c’era il dubbio che esistesse un Cosenza con Florenzi ed un Cosenza senza Florenzi. Ieri questo dilemma è stato spazzato via. C’è poco di casuale infatti nella metamorfosi dei lupi. Il ritorno del centrocampista sardo è certamente un fattore lapalissiano.
Doppio ruolo
Quello che è riuscito a fare Florenzi è stato fondamentale anche sotto il punto di vista tattico. Il classe 2002 infatti ha svolto egregiamente una doppia funzione che ha mandato in bambola il Palermo. Infatti, quando il Cosenza attaccava la porta di Pigliacelli, il suo allargarsi sulla sinistra trasformava il 4-3-2-1 iniziale di Viali in un 4-2-3-1. Proprio da questo movimento è nato il pareggio. Il cross di Rispoli infatti ha trovato tutto solo Florenzi sul secondo palo. Poi la bravura tecnica ha fatto il resto. Nella ripresa, quando è entrato Brescianini poi, Florenzi ha poi preso il posto di D’Urso dietro Larrivey. Ma lo ha fatto con doti più difensive del 10. Fondamentale in quel momento della gara.
Tenuta fisica
Non era per nulla scontato che al rientro dopo l’infortunio che lo aveva tenuto ai box quasi due mesi, Florenzi trovasse una maglia da titolare. Viali non solo lo ha schierato dal primo minuto ma non ha pensato minimamente a sostituirlo. Tant’è che a fine gara ha scherzato in sala stampa dicendo che Florenzi sembrava alto due metri e mezzo. Un ritorno all’attività agonistica in maniera impeccabile, merito anche dello staff medico ed atletico del Cosenza che non ha affrettato i tempi ed ha permesso un pieno recupero al centrocampista.
Futuro
Il Cosenza se lo gode finché potrà. La conditio sine qua non affinché anche l’anno prossimo Florenzi resti in rossoblù è la permanenza in Serie B. Il centrocampista a settembre ha firmato il rinnovo fino al 2026 con opzione fino al 2027. E’ chiaro però che se continuerà a giocare così, le sirene di altre squadre, anche di Serie A, si faranno sentire sempre di più in Via degli Stadi. Ma è altrettanto vero che sono discorsi molto prematuri. Il “bimbo de oro” di Cosenza per ora deve soltanto pensare a lavorare ed aiutare la squadra. Così facendo il futuro è tutto dalla sua parte.