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Il rammarico per essere usciti dallo “Zini” con un pugno di mosche in mano è grande. Ieri il Cosenza, al di là degli inizi dei due tempi, ha giocato una partita onesta ed ha messo in difficoltà la Cremonese soprattutto nel finale arroventato. Le polveri bagnate, tuttavia, hanno ancora reso amaro il risultato.
L’atteggiamento del Cosenza a Cremona
La squadra ha avuto un approccio diverso alla partita in confronto alle ultime uscite. Ad iniziare dal modulo. Quel 4-3-3 finora visto soltanto nella trasferta di Cittadella. Fabio Caserta ha scelto una strada. Ovvero di giocarsi la panchina ed il futuro con la sua filosofia. Che è quella di affrontare tutti gli avversari a viso aperto, provando ad attaccare e fare la partita, piuttosto che rimanere rintanati in difesa ad attendere. Giusto o sbagliato che sia lo dirà il tempo, ma certamente ieri in campo si sono riviste caratteristiche della prima parte di stagione: pressing alto, terzini che salgono entrambi ad accompagnare l’azione, centrocampisti che entrano in area avversaria. E la tenuta fisica questa volta è durata anche oltre il 90′.
Errori dei singoli
Gli errori dei singoli purtroppo ieri sono stati decisivi. Non è bello puntare il dito, ma l’azione del gol della Cremonese nasce da un calcio d’angolo regalato da Rispoli che, tutto solo, avrebbe potuto gestire molto meglio la palla anziché metterla in corner. Così come il gol di Antov è da matita rossa. Se si marca a zona, come sta facendo il Cosenza, non si può essere così passivi come lo sono stati nell’occasione Calò e Venturi. E poi ai rossoblù manca come il pane il guizzo di un attaccante capace di lasciare il segno in area avversaria Quello che si sperava potessero fare Tutino e Forte (ieri indisponibile), ma che finora non è quasi mai avvenuto. A discolpa dello scugnizzo napoletano, c’è da dire che il suo rendimento è ugualmente positivo al netto di quasi dieci legni colti. Alzi la mano chi non imprecherebbe dalla mattina alla sera.
I legni sulla strada del Cosenza
Capitolo a parte quello della sfortuna. Ieri il Cosenza ha preso il 13° e 14° legno della stagione. Gli ultimi due erano stati colpiti contro il Parma. Contro la Cremonese si sono iscritti a questa speciale classifica anche Marras e Crespi. Il primo con un rimpallo fortunoso ed il secondo con un grande colpo di testa su cross di Frabotta: in entrambi i casi il gol sarebbe valso un pareggio che il Cosenza avrebbe meritato.