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Le persone del Cosentino che erano a bordo del pullman, che ha viaggiato da Piacenza fermandosi poi a Rende, insieme al settantenne di Cetraro risultato ieri ufficialmente il primo contagiato calabrese dal Coronavirus, ad oggi stanno bene. Le loro condizioni, secondo l’Asp di Cosenza, sembra che non destino preoccupazioni ma l’attenzione resterà comunque alta fino al termine del periodo di incubazione.
«Confermo che le persone che erano sul pullman sono in permanenza domiciliare fiduciaria da venerdì scorso e stanno bene». Così il dottor Mario Marino, coordinatore del gruppo di lavoro dell’Asp di Cosenza sul caso Coronavirus. In sostanza, i passeggeri risultano in questo momento asintomatici a una settimana esatta dal viaggio che li ha portati dal Nord in Calabria.
La maggior parte dei passeggeri ha fatto scalo in Campania e Basilicata, ma non tutti. Tra quelli scesi dal pullman uno abita a Rende, altri nel Cosentino. Per questo sono stati subito attivati i protocolli di sicurezza per blindare una possibile fonte di contagio.
Passeggeri arrivati a Rende, parla il sindaco Marcello Manna
Il sindaco di Rende, Marcello Manna, la città in cui ha fatto scalo il pullman, getta acqua sul fuoco. «Ho chiesto all’Asp dettagli per quanto riguarda la persona residente qui, e mi aggiorneranno in tempo reale nel caso in cui dovessero esserci novità che lo riguardano. Al momento non ce ne sono. Posso dire che, fortunatamente, non ci siamo fatti trovare impreparati: la macchina organizzativa ha funzionato con tempestività e continua a funzionare al meglio».
Tutto proseguirà come sempre, rassicura il sindaco. «Noi abbiamo provveduto alla chiusura delle scuole nella scorsa settimana solo per completare gli accertamenti sismici, se ci dovessero essere casi conclamati di Coronavirus, ci adegueremo ai protocolli nazionali, ma ora non ci sono condizioni tali da portarci a chiudere attività e scuole».
Per riuscire a controllare una situazione che rischia di sfuggire di mano, Manna spiega con il Comando dei vigili di Rende, ha provveduto a istituire un registro condiviso con l’Asp di Cosenza, che riporta i nomi di tutte le persone che dichiarano di provenire dal Nord Italia.