Momenti di alta tensione nella serata di ieri alla Casa Circondariale di Paola, dove un detenuto di nazionalità straniera ha dato fuoco alla propria cella senza alcun preavviso o segnale di disagio. L’episodio ha generato una nube di fumo tossico che si è rapidamente propagata nella sezione detentiva, mettendo a rischio la vita di decine di persone.

 La dinamica dell’incendio

Secondo quanto riferito dal sindacato di Polizia penitenziaria SINAPPE Calabria, il detenuto avrebbe prima incendiato alcuni effetti personali, poi lenzuola e cuscino. In pochi minuti, il fumo denso e nocivo ha invaso l’intera sezione.

L’intervento tempestivo di altre unità ha permesso di spegnere le fiamme con un estintore e di evacuare le celle adiacenti. I detenuti sono stati fatti defluire nel cortile passeggi per mettere tutti in sicurezza ed evitare che l’atto insano potesse trasformarsi in tragedia.

Agenti intossicati durante i soccorsi

Nel corso delle operazioni, alcuni agenti di Polizia penitenziaria sono rimasti intossicati dalle esalazioni e sono stati immediatamente sottoposti alle cure mediche.

Il Segretario Regionale Fabio Viglianti e il Segretario Provinciale Marco De Seta hanno espresso auguri di pronta guarigione, ringraziando il personale per “professionalità, abnegazione e competenza, dimostrate nonostante il pericolo reale e imprevisto”.

La richiesta del SINAPPE

Il SINAPPE ha chiesto l’immediato allontanamento del detenuto responsabile e l’applicazione delle sanzioni disciplinari previste dall’ordinamento penitenziario per condotte di questo tipo.

Il sindacato sottolinea la necessità di garantire la sicurezza del personale e di dotare gli istituti penitenziari di strumenti adeguati per prevenire episodi simili.

Precedenti e contesto locale

La Casa Circondariale di Paola non è nuova a situazioni di emergenza: negli ultimi anni sono stati segnalati casi di aggressioni al personale e tensioni tra detenuti. Il sindacato ribadisce l’urgenza di interventi strutturali e organizzativi per ridurre i rischi legati alla gestione di persone con alta pericolosità o instabilità comportamentale.