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I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno tratto in arresto un 31enne italiano resosi responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e violazione del divieto di avvicinamento alla ex coniuge. I fatti risalgono al fine settimana scorso e raccontano di un’escalation di violenza da parte del 31enne nei confronti della ex moglie. L’uomo, a cui era stata notificata già nell’agosto scorso un’ordinanza dispositiva della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa per i reati di maltrattamenti in famiglia, aveva dapprima prelevato il figlio minorenne strappandolo dalle mani della nonna e l’aveva portato con sé, quindi si era recato presso l’esercizio commerciale dove lavora la donna per minacciare un gesto estremo contro sé stesso e contro il figlio.
La corsa della vittima verso la caserma dei carabinieri
La donna impaurita si era messa in macchina per correre dai Carabinieri, ma l’uomo nell’intento di impedirgli tale azione, si era buttato sul cofano del veicolo, minacciandola e sbraitando contro la stessa. La vittima, comunque, era riuscita a ripartire in un momento di disattenzione dell’uomo ed arrivare presso la Stazione dei Carabinieri di Corigliano Calabro, dove immediatamente la soccorrevano dei militari presenti. Poco dopo arrivava presso la caserma anche l’uomo, che non curante della massiccia presenza di militari, ha continuato a minacciare di morte la donna.
Quest’ultima ha formalizzato una denuncia per maltrattamenti in famiglia contro l’ex, producendo messaggi intimidatori e documentazione che attestava la violazione reiterata da parte dell’uomo dell’ordinanza notificatagli. L’uomo, arrestato in flagranza per i reati di maltrattamenti e violazione del divieto di avvicinamento alla parte offesa – d’intesa con la Procura della Repubblica di Castrovillari coordinata dal procuratore capo Eugenio Facciolla – ora s trova presso il carcere di Castrovillari.
Il gip firma l’ordinanza della custodia in carcere
Nella giornata di ieri è anche intervenuta l’ordinanza di convalida dell’arresto da parte del G.I.P. di Castrovillari, che concordando con le risultanze investigative e la documentazione acquisita dai carabinieri della Stazione di Corigliano Calabro Scalo, ha ritenuto che ricorressero le esigenze cautelari nei confronti dell’arrestato, poiché lo stesso «ha manifestato una pervicace volontà di raggiungere la persona offesa al fine di nuocerle, nonché un’indole violenta, contravvenendo alla misura cautelare già disposta nei suoi riguardi e coinvolgendo anche il figlio minore». Il gip ha, quindi, confermato la misura cautelare detentiva in carcere nei confronti del 31enne, ritenendola l’unica idonea ad assicurare adeguata tutela alla persona offesa.