Una coda dell’anno in cui fine e principio si guardano. Così anche a Rende, dove i semi gettati, si spera, possano germogliare, complice l’innaffiata generosa di fondi che arriveranno a irrorare le casse dei comuni. «Un’occasione unica, se non ci si muove ora, quando?» lo chiede, in formula di domanda retorica il sindaco di Rende Marcello Manna che è anche presidente Anci Calabria, nel tradizionale saluto con la stampa prima della fine dell’anno.

«C’è da prendere in considerazione il raddoppio della statale che porta al mare e in Sila, il porto di Cetraro che potrebbe diventare il Gran porto del Mediterraneo, questo parlando di una visione d’insieme che abbraccia un territorio vasto, regionale, di cui dovrà occuparsi il presidente Occhiuto. C’è tanto da fare e ora c’è la possibilità di farlo, dal canto nostro qui ci stiamo muovendo». E sull’avvio di una cabina di regia per i fondi Pnrr, Manna avverte che sul mancato coinvolgimento delle Università «suggerirò di tener conto assolutamente degli atenei che rappresentano realtà troppo importanti per non includerle».

Tra Borges, Crupi e De Andrè

Tornando a Rende, intanto Manna annuncia che è pronta la prima parte del piano di toponomastica che interessa il centro storico e la zona industriale. I nomi che punteggeranno le strade ricorderanno grandi personaggi calabresi tra cui l’intellettuale Pasquino Crupi e il drammaturgo Vincenzo Ziccarelli, ma chi sarà anche spazio per un autore molto amato dal sindaco, Italo Calvino, e poi per Jorge Luis Borges e per l’indimenticabile cantautore genovese Fabrizio De André a cui sarà dedicato un largo al liceo Pitagora e un murales con una frase tratta da una delle sue canzoni-capolavoro e un pentagramma a simboleggiare il peso che ha avuto l’artista nel panorama musicale italiano.

I parchi si rifanno il look e guardano ad Amsterdam

Intanto procede il crono-programma che vedrà realizzarsi tra Rende e Cosenza il parco inclusivo più grande d’Europa. Il progetto inserito nella Rete Ecologica dell’Area Urbana Cosenza – Rende, prevede la realizzazione di una grande area verde che ripensi e valorizzi gli spazi all’aperto in un’ottica di sostenibilità ambientale e sociale.
L’area interesserà i parchi Robinson e Nicholas Green. Inoltre, guardando al modello Amsterdam, si pensa alla realizzazione di una struttura in vetro e acciaio all’interno della quale saranno realizzati laboratori d’arte sempre in progress.


Gli spazi saranno riqualificati a più livelli con parcheggi riservati a persone con disabilità, oltre alla realizzazione di percorsi pedonali attrezzati, la riqualificazione e la integrazione dell’area giochi, la realizzazione di due percorsi sensoriali (odori e colori), l’ampliamento ed il ripristino dell’impianto di illuminazione, l’unione delle piste ciclabili attraverso la realizzazione di una rampa di collegamento con l’ex-ponte ferroviario.
Il collegamento tra i due Parchi Urbani, aumenterà la funzione dell’area verde inclusiva per prevenire e combattere fenomeni di esclusione sociale e la costruzione del nuovo teatro della Musica completerà il quadro.

Il nodo ex scuola elementare e altre opere

Molto avanti la progettazione esecutiva della stazione ferroviaria di Settimo e resta l’idea di riuscire a dare un’identità precisa al Parco acquatico che «ancora non è quello che deve essere». I primi di gennaio, poi, verrà inaugurata la Biblioteca a Villaggio Europa e sarà consegnata la nuova caserma dei Vigili del Fuoco.

Resta ancora appesa a un filo la questione che riguarda la ex scuola elementare di Rende, quella con i mattoni rossi che ha accolto centinaia di piccoli studenti tra gli anni 80 e 90. L’immobile, di proprietà della famiglia Bilotti (i mecenati che hanno donato le opere d’arte per il Mab di Cosenza) avevano effettuato in passato, com’è noto, una donazione che l’allora amministrazione rendese non aveva raccolto. Arrivata la scadenzai Bilotti si erano ripresi l’immobile che ora, pare, sia stato venduto a un privato. «Abbiamo provato in tutti i modi a riaverlo, ma non c’è stato niente da fare. Una parte, tra l’altro, va abbattuta perché ritenuta inagibile. C’è ancora una fievole speranza e ci stiamo lavorando, la proposta di una partnership, vedremo che accadrà».

Intanto è stata inviata anche la segnalazione per la questione che riguarda la sicurezza della sopraelevata, su cui scorre la Statale 107 e taglia il centro urbano provocando rumori insopportabili a chi abita nelle vicinanze e anche il rischio che, in mancanza di barriere alte e sicure, in caso di incidenti si possano provocare danni anche nella parte sottostante.

Tra passato e futuro

Dando una sbirciata indietro, Manna riconosce la mano preziosa del compianto Cecchino Principe, colui che riuscì nell’impresa di espropriare i terreni per donarli all’Unical. «Impossibile non riconoscere il grande merito che ha avuto su questo territorio che gliene deve essere sempre grato». Sul futuro non si sbilancia molto, davanti alla provocazione su una sua possibile candidatura alla Provincia alza le mani, «niente da fare, neanche ci penso». Su quello che verrà, il sindaco-avvocato ammette che la sua squadra sta lavorando per il dopo «ma non chiedetemi di un successore è ancora presto».