Leonardo Bevilacqua non sarebbe uno dei partecipi all’associazione mafiosa riconducibile alla famiglia Abbruzzese “Banana” e quindi non farebbe parte della confederazione di ‘ndrangheta operante a Cosenza. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione annullando senza rinvio l’ordinanza di conferma del Riesame di Catanzaro relativamente al capo 1 della rubrica imputativa. Il ricorso è stato presentato dall’avvocato Filippo Cinnante, il quale ha discusso soltanto sul reato associativo. Argomentazioni difensive condivise in toto dagli ermellini.

Secondo la Dda di Catanzaro Leonardo Bevilacqua sarebbe molto vicino a Marco Abbruzzese, detto lo “struzzo“, uno dei presunti esponenti di spicco del clan degli “zingari“, autore, secondo gli investigatori, di alcuni tentati omicidi ai danni di spacciatori che avrebbero violato le “mafiose mafiose” sulla vendita di droga. Episodi che rientrerebbero nel cosiddetto “Sottobanco“, di cui hanno già parlato i pentiti. Leonardo Bevilacqua, tuttavia, rimane in carcere per i reati fine sui quali la Cassazione non si è espressa.