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Le discussioni delle difese degli imputati coinvolti nella maxi indagine “Reset”, il cui procedimento penale è nella fase dell’udienza preliminare, termineranno il prossimo 17 luglio, giorno in cui gli avvocati e i rispettivi assistiti dovranno comunicare se sceglieranno definitivamente il rito ordinario o il rito abbreviato. Sarà una decisione importante che ovviamente condizionerà la strada processuale sia per chi conta di uscire al più presto dal processo, avendo fiducia di dimostrare la propria innocenza, che per coloro i quali tenteranno di ottenere il maggior sconto di pena, magari grazie al riconoscimento (in futuro) di una continuazione di reati contestati negli anni scorsi.
“Reset”, gli abbreviati: cosa succede
Il gup Fabiana Giacchetti, in merito alle richieste avanzate dagli avvocati difensori, ha accolto le istanze di accedere al rito abbreviato, fissando la data d’inizio del primo processo di merito per il prossimo 18 settembre 2023. Questo significa che in quella circostanza la Dda di Catanzaro, rappresentata nel procedimento penale dal procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e dai pubblici ministeri Vito Valerio e Corrado Cubellotti, preparerà il terreno per le successive richieste di pena da formulare nel corso della requisitoria, sempre che non vi siano ulteriori questioni che verranno sollevate dalle difese o se tra quelli ammessi al rito abbreviato vi sia qualcuno che abbia ottenuto il via libera per acquisire altri documenti finalizzati a far prevalere la non colpevolezza degli stessi.
Il rito abbreviato, comunque, lo hanno scelto ad oggi quasi tutte le figure apicali della ‘ndrangheta cosentina, a cominciare dal boss di Cosenza Francesco Patitucci, seguito a ruota da Michele Di Puppo, Umberto Di Puppo, Alberto Superbo, Adolfo D’Ambrosio, Mario “Renato” Piromallo”, Salvatore Ariello, Antonio Illuminato, e diversi componenti degli “zingari” di Cosenza, quali i fratelli Luigi e Marco Abbruzzese, Antonio Marotta, Fiore Bevilacqua alias “Mano Mozza” e Antonio Abruzzese alias “Strusciatappine”. A questi si aggiungono anche i boss storici, come Ettore Lanzino, Gianfranco Ruà, Gianfranco Bruni, e i nuovi collaboratori di giustizia Ivan Barone e Roberto Porcaro, fino a qualche mese fa pienamente inserito nel clan degli italiani.
Udienza preliminare di “Reset”, ieri altre discussioni
L’udienza preliminare di “Reset“, nella giornata di ieri, si è svolta presso l’aula bunker del tribunale di Catanzaro, dove hanno preso la parola gli avvocati Raffaele Rigoli, Domenico Caputo, Pasquale Naccarato, Chiara Penna, Giuseppe Manna, Osvaldo Rocca, Giulio Tarsitano e Francesco Gelsomino. Le discussioni riprenderanno domani, lunedì 10 luglio, sempre nel capoluogo di regione. Le altre si terranno il 13 luglio (a Catanzaro), 14 e 15 luglio (a Lamezia Terme) e il 17 luglio di nuovo a Catanzaro.