Riconosciuto l’impianto accusatorio della Dda di Catanzaro ma in un caso cade l’aggravante della transnazionalità.
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
La sede del tribunale di Catanzaro
Il tribunale di Catanzaro, sezione gup, presieduto dal presidente Fabiana Giacchetti, ha pronunciato oggi la sentenza di primo grado nei confronti di venti imputati coinvolti in un procedimento per traffico di sostanze stupefacenti e altri reati connessi, denominato “Gentlemen 2”. Il processo si è svolto con rito abbreviato. L’inchiesta è stata coordinata dalla Dda di Catanzaro, nella persona del pubblico ministero antimafia, Stefania Paparazzo.
Le assoluzioni
Assolti perché il fatto non sussiste o per non aver commesso il fatto Fiorello Abbruzzese (per alcuni capi d’imputazione), Nicola Abbruzzese alias “Semiasse” (difeso dagli avvocati Rossana Cribari e Roberta Provenzano), Gianfranco Arcidiacono, Salvatore Brandi, Daniele Caravetta (per alcuni capi d’imputazione), Claudio Franco Cardamone (per alcuni capi d’imputazione), Antonio e Arcangelo Conocchia (entrambi per alcuni capi d’imputazione), Giuseppe Esposito (per alcuni capi d’imputazione), Francesco Faillace (difeso dagli avvocati Enzo Belvedere e Leone Fonte), Alessandro Forastefano, Pasquale Forastefano (per alcuni capi d’imputazione), Rosario Giovanni Fuoco, Francesco Carmine Lombisani (per alcuni capi d’imputazione), Giuseppe Andrea Mangano e Paolo Pellicano (per alcuni capi d’imputazione).
Le condanne
Sono stati invece riconosciuti colpevoli, per vari episodi di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, i seguenti imputati:
- Fiorello Abbruzzese, condannato a 14 anni e 8 mesi di reclusione per i reati contestati ai capi 1, 4 e 5, riqualificati nella forma tentata e privi della circostanza aggravante della transnazionalità
- Angelo Caravetta, condannato a 15 anni di reclusione per i reati di cui ai capi 15, 16, 17, 18, 20 e 22, riqualificati ai sensi dell’articolo 73, comma 4, del D.P.R. 309/90 e unificati sotto il vincolo della continuazione
- Daniele Caravetta, condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione e 5.333 euro di multa
- Claudio Franco Cardamone, condannato a 8 anni di reclusione
- Francesco Pasquale Cimino, condannato a 10 anni di reclusione per i reati unificati dalla continuazione ai capi 15, 17 e 20
- Antonio Conocchia, condannato a 8 anni e 8 mesi di reclusione e 53.333 euro di multa
- Arcangelo Conocchia, condannato a 9 anni e 6 mesi di reclusione e 57.779 euro di multa
- Giuseppe Esposito, condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione e 20.000 euro di multa
- Pasquale Forastefano, condannato a 20 anni di reclusione per una pluralità di episodi legati al traffico di droga
- Francesco Carmine Lombisani, condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione e 20mila euro di multa
- Davide Paldino, condannato a 10 anni di reclusione per i reati di cui ai capi 15, 17 e 20
- Paolo Pellicano, condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione e 20.000 euro di multa
Misure accessorie e provvedimenti
Il giudice ha inoltre applicato la misura di sicurezza della libertà vigilata per tre anni nei confronti di Fiorello Abbruzzese, Pasquale Forastefano, Angelo Caravetta, Francesco Pasquale Cimino e Davide Paldino. Per gli stessi imputati, insieme a Cardamone, Antonio e Arcangelo Conocchia, è stata disposta la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
A Giuseppe Esposito e Paolo Pellicano è stata applicata l’interdizione dai pubblici uffici per la durata di cinque anni. Il tribunale ha poi disposto la confisca e distruzione della droga e dei materiali sequestrati, nonché la restituzione all’avente diritto di un’autovettura Fiat 500 X sottoposta a sequestro nel corso delle indagini.
Scarcerazioni e deposito
Con la stessa decisione, il giudice ha dichiarato la perdita di efficacia della misura cautelare in carcere nei confronti di Nicola Abbruzzese, ordinandone l’immediata scarcerazione, se non detenuto per altra causa. Il termine per il deposito della motivazione è stato fissato in novanta giorni.
L’indagine
Secondo l’accusa, gli Abbruzzese e i Forastefano, avrebbero costituito un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, facendo arrivare la sostanza stupefacente dall’Europa (Paesi Bassi e Germania), ma anche dalla Grecia (come le armi).


