Nella Biblioteca “Stefano Rodota” del Liceo Classico Telesio di Cosenza, si è fatto il punto sui dieci anni del nuovo corso. Il dirigente Antonio Iaconianni, ha voluto raccontare la radicale trasformazione della scuola, anche dal punto di vista degli spazi, oltre che, ovviamente, dal punto di vista organizzativo e la crescita esponenziale in termini di consenso da parte del territorio che si è tradotto in iscrizioni che hanno visto sempre il segno positivo, in costante crescita. La scuola ha vissuto mesi travagliati segnati dalle proteste accese degli studenti del liceo (trasferiti nel plesso delle Canossiane) in cui è emersa una spaccatura tra chi ha sposato in pieno il nuovo corso e chi, invece, ha espresso più di un dubbio sulla trasformazione di una scuola pubblica in una sorta di college semiprivato (alcune attività sono a pagamento, così come le divise e i trasporti) tanto che la lettera di una studentessa che esprimeva le sue paure è diventata virale. Ma icoanianni spiega che in realtà sono loro ad aver fatto concorrenza alle scuole private e che il Convitto offre dei servizi dietro pagamento perché diversamente non potrebbe farlo.

Il nuovo percorso, ha evidenziato Iaconianni in conferenza, è iniziato con la dirigenza del Liceo, in seguito ad incarico triennale, e con la reggenza del Convitto Nazionale Telesio con incarico annuale, e nel 2014 quando si parlava di cittadella studi Telesio, questo sogno dell’annessione, si è interrotto perché per cinque anni l’incarico di reggenza è stato affidato ad altri dirigenti.

Da qualche anno, due per l’esattezza, la reggenza del Convitto è tornata a Iaconianni e le due istituzioni hanno ripreso a lavorare in stretta sinergia, condividendo spazi ed una progettualità ed una visione gestionale nella quale si intravedono grandi prospettive future.

Il Dirigente ha poi raccontato della Biblioteca che ha ospitato l’evento, certamente una delle più belle del Meridione d’Italia, tra quelle all’interno di istituzioni scolastiche, ed ancora delle tante attività sportive messe in campo, dal calcio allo sci, alla vela, ed ancora il teatro e le officine sinfoniche e tante altre, tendenti sempre all’inclusione, ed ancora ai viaggi di istruzione, ai gemellaggi e altro, tra cui l’essere scuola capofila di Reti Nazionali di Scuole, tutte cose che hanno fatto del Progetto Telesio un modello da seguire per mettere in atto le buone pratiche nella gestione della cosa pubblica.

Al termine dell’evento, il Preside, nel rispondere alle domande dei giornalisti, ha dichiarato: «Quello di stasera è per me, per i miei collaboratori e per Casa Telesio tutta, una giornata di festa, perché il bilancio di questi dieci anni è pienamente positivo e l’accoglienza che ogni nostra attività ha avuto presso le famiglie del territorio è per noi conferma che la strada intrapresa è quella giusta e che quindi dobbiamo continuare così per il bene della nostra amata terra di Calabria, per il nostro meridione, perché vogliamo che qui, in questi posti, più che altrove, la scuola sia una vera e grande opportunità di crescita e di sviluppo».