Anche il Distretto del Cibo delle Serre Cosentine è stato ritenuto idoneo all’iter di riconoscimento da parte della regione Calabria per accedere alle misure previste per la alla realizzazione di una rete regionale dei Distretti del Cibo.

Con decreto dirigenziale n. 1567 pubblicato sul BURC lo scorso 17 febbraio, infatti, è stato pubblicato l’elenco delle candidature ammesse a partecipare: «Un risultato – ha dichiarato il sindaco di Rende Marcello Manna – frutto dell’impegno sinergico da parte di noi primi cittadini. Siamo riusciti a creare una rete di municipalità estesa anche ai comuni non ricadenti nell’asse del Servizio Associato per lo Sviluppo Urbano Sostenibile, segno tangibile di quanto in questi anni abbiamo ben seminato».

Distretto del Cibo delle Serre Cosentine: i comuni interessati

Rende è infatti comune capofila del Distretto del Cibo Serre Cosentine che comprende oltre a Cosenza, Castrolibero, Castiglione Cosentino, San Pietro in Guarano, San Vincenzo La Costa, Mendicino, San Fili, Carolei, Cerisano, Domanico, Marano Principato, Dipignano, Zumpano, anche i comuni di Lattarico, Montalto Uffugo, Rota Greca e San Benedetto Ullano.

«Oltre ai municipi delle Serre Cosentine, sono partner del progetto anche l’Università della Calabria, l’ARSAAC, i Consorzi di Tutela Salumi di Calabria, Fichi di Cosenza, Liquirizia di Calabria, Vini Terre di Cosenza e Tutela Olio IGP Calabria. Tra i soggetti aderenti, poi, anche FIC (Federazione Italiana Cuochi), FIS (Federazione Italiana Sommelier), Biologi Senza Frontiere, AMIRA (Ass. Maitreis Italiani Ristoranti e Alberghi) Calabria, Accademia Internazionale della Dieta Mediterranea, Accademia Italiana del Peperoncino e Mercato delle Eccellenze di Calabria, oltre a Confindustria Cosenza, Confartigianato, Coldiretti Cosenza, Associazione Provinciale Cuochi Cosentini (APCC), Unione Provinciale Agricoltori. Una rete ampia che racchiude diverse realtà grazie alle cui competenze riusciremo a investire su sostenibilità e patrimonio identitario, ampliando così il raggio di azione e di opportunità di comune rilancio», ha proseguito Manna.

Parla Giuseppe Perri

Soddisfatto il direttore del Distretto del Cibo Giuseppe Perri: «Un risultato molto importante per il nostro territorio e per tutte quelle aziende che grazie al distretto del cibo avranno modo di essere sempre di più valorizzate e pubblicizzate». «Attraverso il cibo, si costruisce lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale attraverso la valorizzazione delle attività agricole e agroalimentari tutelando così, di fatto, il paesaggio rurale e riducendo, altresì, lo spreco alimentare e l’impatto ambientale. Esistono una moltitudine di produzioni e trasformazioni di alimenti tipici, prodotti che possono essere definiti come identitari di culture differenti che si sono nel tempo contaminate vicendevolmente portando a ottenere produzioni di grande pregio, benché in alcuni casi di ridotte entità».

«La rete dei Distretti del Cibo, ne siamo certi, creerà le condizioni per stimolare la produzione con azioni di accompagnamento al mercato, promuovere sia internamente che esternamente le produzioni in equilibrio alle capacità produttive dei singoli, definire le linee comuni anche per la salvaguardia del paesaggio caratterizzandolo, con piani condivisi di sviluppo urbano, e fondamentalmente elaborare strategie per evidenziare e potenziare le produzioni agricole partendo dal potenziamento della cultura che sta alla base di questi processi. È importante la partecipazione coesiva per poter programmare insieme le linee di intervento sulle quali elaborare progetti comuni da candidare a finanziamento in risposta ai bandi di futura pubblicazione e agli interventi quali il PNRR. Solo una sinergica azione comune potrà facilitare la formazione di piani e progetti per lo sviluppo sostenibile dei nostri territori», ha concluso il primo cittadino di Rende.