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Una campagna diventata virale che ha coinvolto sportivi, giornalisti, e anche amministratori, quella lanciata dal Centro Antiviolenza “R. Lanzino” per raccontare e riflettere e insieme costruire una storia diversa da quella che le cronache riempiono. «La violenza contro le donne è una battaglia che ha bisogno di tutti», è stato il leit motiv accolto con entusiasmo da tantissime persone che l’hanno rilanciato sui loro social.
«Insieme per combattere stereotipi e retaggi»
Anche il sindaco di Rende e presidente Anci Calabria, Marcello Manna, mostrando la t-shirt simbolo della battaglia, ha voluto aderire. «Sosteniamo la campagna affinché si riesca attraverso azioni sinergiche a narrare nella lingua della non violenza.Il femminicidio va combattuto facendo rete, sostenendo le donne nel loro autodeterminarsi, promuovendo la cultura delle pari opportunità, dell’uguaglianza, del pluralismo. Bisogna combattere stereotipi e retaggi attraverso azioni condivise».
«Il centro “R. Lanzino” è stato il primo centro antiviolenza a nascere in Calabria e fa parte della rete nazionale dei centri DiRe. Il suo apporto alle nostre comunità è fondamentale. Per questo riteniamo sia dovere delle istituzioni garantire il rispetto dei diritti delle donne attraverso politiche di sostegno a tali realtà ormai consolidate”, ha concluso Manna.
Un hastag nel segno delle donne
La Campagna siamo tutt* coinvolt * ha centrato l’obiettivo di creare una partecipazione consapevole. In poche settimane l’hastag #siamotutt*coinvolt* è stato presente nei campi da gioco, sui social, per le strade. Sono state raccontate alcune tra le storie di femminicidio, avvenute in Calabria negli anni, narrando gli eventi in prima persona per condurre lettrici e lettori a una riflessione sul dolore del femminicidio, che non è solo un fatto di cronaca e difronte al quale non possiamo più girarci dall’altra parte.