La Federazione Italiana Tennis e Padel della Calabria scende in campo contro la violenza di genere nell’ambito di un progetto promosso insieme al Centro Antiviolenza Roberta Lanzino e con il patrocinio dell’associazione Donne in rete contro la violenza. L’iniziativa è stata presentata a Cosenza nel corso di una conferenza stampa ospitata nei locali della sede di Sport e Salute, con l’intervento del consigliere federale della Fitp Joe Lappano, di Antonella Veltri per D.I.Re e di Chiara Gravina per il CAV Lanzino. Prenderà il via il 27 settembre dallo Sporting Club.

«Nel complesso sono sei i centri sportivi dell’area urbana di Cosenza che hanno aderito all’iniziativa – ha detto Joe Lappano – Tutti hanno espresso massima disponibilità nel sostenere questo percorso pensato per veicolare nel mondo dello sport, messaggi di promozione e sensibilizzazione rispetto al tema della parità di genere». In un ambito, quello appunto agonistico, nel quale, ha poi sostenuto Chiara Gravina, «le denunce sono poche a fronte di numerose atlete che magari, hanno dovuto rinunciare alle proprie ambizioni in presenza di comportamenti prevaricatori. È significativa la scelta di associare il contrasto alla violenza di genere ad un mondo sano come quello dello sport, e però non esente da abusi».

Dopo la prima tappa dello Sporting Club nel fine settimana del 27 settembre, l’iniziativa si sposterà nel weekend dell’11 ottobre al circolo Libero Tennis ed in quello del 25 ottobre al Tennis Club La Fenice. L’8 novembre prenderà il via la quarta tappa al Chiappetta Sport Village, teatro della quinta tappa dal 15 novembre sarà invece il Tennis Club Smash. La manifestazione si concluderà con un master finale in programma al Tennis Club Cosenza il 22, 23 e 24 novembre. Le sei strutture aderenti ospiteranno tornei di tennis di quarta categoria, sia maschili che femminili e devolveranno alle associazioni antiviolenza le quote di partecipazione al torneo. «È un progetto che darà maggiore visibilità al problema della violenza maschile alle donne. Bisogna parlarne e parlarne anche in contesti apparentemente lontani dal fenomeno» ha chiosato Antonella Veltri.