giovedì,Marzo 28 2024

Regionali in Calabria, Salvini: «Ecco perché non voglio Mario Occhiuto»

Nel giorno in cui il Comune di Cosenza proclama il dissesto finanziario, mettendo fine a un’epoca politica dove tutti sono colpevoli, compresa quell’opposizione che oggi non era presente in consiglio comunale, Matteo Salvini rincara la dose contro il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. Il leader della Lega, spiega le ragioni per le quali non appoggerà

Regionali in Calabria, Salvini: «Ecco perché non voglio Mario Occhiuto»

Nel giorno in cui il Comune di Cosenza proclama il dissesto finanziario, mettendo fine a un’epoca politica dove tutti sono colpevoli, compresa quell’opposizione che oggi non era presente in consiglio comunale, Matteo Salvini rincara la dose contro il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. Il leader della Lega, spiega le ragioni per le quali non appoggerà la candidatura a governatore di Mario Occhiuto e invita Forza Italia a guardare oltre. L’ex ministro dell’Interno, in un’intervista a “La Stampa” di Torino, dichiara che ««Se Forza Italia sceglie il candidato giusto in Calabria, il 26 gennaio si vince pure lì. Non possono proporre il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto che ha qualche problema giudiziario. Per carità, poi magari finisce tutto nel nulla, ma per partire dobbiamo essere liberi e tranquilli. Ne scegliessero un altro, perché sindaci bravi in Calabria ce ne sono». 

Berlusconi non “gradisce” Sergio Abramo?

Il riferimento sui «sindaci bravi» è quasi sicuramente rivolto alla figura di Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro e aspirante candidato del centrodestra. Ma secondo quanto filtra da ambienti di Forza Italia, Silvio Berlusconi non “gradisce” la candidatura dell’imprenditore. Sembra dunque chiaro ed evidente che i sindaci di Cosenza e Catanzaro, siano fuori dalla partita per le Regionali e quindi l’ex presidente del Milan, insieme al suo braccio destro Antonio Tajani, sceglierà un altro nome da proporre a Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Circolano i nomi di Marco Siclari, senatore reggino vicino a Tajani, che avrebbe già declinato la proposta, e del presidente del tribunale di Latina, Caterina Chiaravalloti, figlia dell’ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti.

Mara Carfagna fuori dal “cerchio magico” di Forza Italia

La sensazione è che il nome buono, che Lega e Fratelli d’Italia accetterebbero senza opporre resistenza, uscirà fuori dagli schemi politici calabresi. Per questo motivo, neanche il nome di Roberto Occhiuto sarebbe valido per la coalizione di centrodestra. Anche perché Mara Carfagna è sempre più distante dalle posizioni di Forza Italia e secondo i beni informati flirta con Italia Viva di Matteo Renzi. E nessuno si meravigli se alla fine altri deputati e senatori forzisti, tra cui la famiglia Occhiuto, passassero con l’ex segretario nazionale del Partito Democratico.

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