Con un provvedimento di nove righe, il direttore sanitario dell’ospedale Spoke Cetraro-Paola, Vincenzo Cesareo questa mattina ha deliberato la chiusura temporanea del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Cetraro, dopo che tutto il personale sanitario si era lamentato della scelta del commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Giuseppe Zuccatelli di istituire il presidio Covid19 a Cetraro. E’ di oggi, invece, la notizia che l’Asp di Cosenza ha incaricato il dottore Giovanni Malomo di coordinare l’attività di Pneumologia Covid19. (LEGGI QUI LA NOTIZIA)

«Il personale tutto», ovvero quello che ha fatto venire fuori le criticità dell’unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione di Cetraro, «sarà utilizzato da questo Ufficio secondo le esigenze di servizio di codesta Direzione Sanitaria e della stessa Asp, notificando alle SS. LL di volta in volta quanto sopra specificato. Pertanto disponga l’immediata dimissione della paziente, attualmente ricoverata». Disposizione inviata al direttore del reparto di Anestesia e Rianimazione, dottoressa Maria Franca Occhiuzzi e per conoscenza al commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Giuseppe Zuccatelli. 

Il Tirreno cosentino, dunque, rimane senza Rianimazione. I medici, gli infermieri e gli OSS contestavano di non essere in grado di far fronte all’emergenza Covid19, in mancanza dei requisiti minimi, a cominciare dagli strumenti e per finire all’assenza dei Dispositivi di Protezione. Un’altra pagina nera della Sanità calabrese.