martedì,Febbraio 11 2025

Strutture: in Regione maxi infornata tra autisti e politici

Dopo le otto nomine di una settimana fa – e le cinquantuno arrivate nel mese di marzo – i consiglieri regionali hanno ripreso ad assegnare incarichi ai loro fedelissimi nelle strutture di Palazzo Campanella. Sono ben 21 quelle riportate negli ultimi due bollettini, alle quali aggiungere alcuni incarichi distribuiti dalla Giunta. Volti vecchi e nuovi,

Strutture: in Regione maxi infornata tra autisti e politici

Dopo le otto nomine di una settimana fa – e le cinquantuno arrivate nel mese di marzo – i consiglieri regionali hanno ripreso ad assegnare incarichi ai loro fedelissimi nelle strutture di Palazzo Campanella. Sono ben 21 quelle riportate negli ultimi due bollettini, alle quali aggiungere alcuni incarichi distribuiti dalla Giunta. Volti vecchi e nuovi, in una lista infarcita di politici, collettori di voti, collaboratori storici.

Carica più alta, incarichi a più fedelissimi

Coglie al volo l’elezione a vicepresidente del Consiglio regionale Luca Morrone. La carica gli consente, infatti, di avere uno staff più ampio di altri colleghi. E lui aggiunge alle due segretarie particolari e al collaboratore esperto al 50% anche due responsabili amministrativi al 50% e un componente interno. Si tratta, nell’ordine, di Paolo Cavaliere (vicesindaco di Fuscaldo), Pietro Lucisano (ex consigliere comunale di Rossano e provinciale di Cosenza) e di Stefania Catalano, dipendente del Consiglio regionale. I primi due guadagneranno fino al 2025 poco meno di 98mila euro, la terza vedrà aggiungersi allo stipendio base un’indennità extra che nel quinquennio sfiorerà i 62mila euro.
Ma l’esponente di FdI avrà anche due autisti al 50%, che fino al termine della legislatura avranno uno stipendio di circa 14.350 euro all’anno. Il primo è Franco Piazza, che rivestiva lo stesso ruolo quando in Consiglio il Morrone a sedere era Ennio e non suo figlio Luca. Poi c’è Williams Verta. Uno con il nome di battesimo di una scuderia di F1, dopo aver guidato negli ultimi anni i giovani di Forza Italia e quelli dell’Udc, non si troverà male al volante dell’auto del suo politico di riferimento.

All’autista non si rinuncia, vecchio o nuovo che sia

All’autista non rinuncia nemmeno l’altro vicepresidente Nicola Irto, che conferma al 50% Francesco Foti, già con lui nella precedente consiliatura. Anche per lui circa 69mila euro totali nei prossimi cinque anni. Irto riconferma anche come segretario particolare al 50% Girolamo Demaria, ex coordinatore provinciale del Pd reggino.
Ma l’autista possono nominarlo anche i segretari questori e gli assessori. Ecco quindi Graziano Di Natale scegliere il segretario del Pd paolano Pierluigi De Luca per condurre la sua auto. Anche per lui, visto che ricoprirà il ruolo al 50%, arriveranno 14.350 euro ogni dodici mesi.
Gianluca Gallo promuove invece Giuseppe Azzolino: in passato gli aveva fatto da autista al 50%, ora sarà a stipendio pieno. Non è riportato nel Burc, ma sarà più del doppio di quello dei colleghi appena citati, vista la differenza di ruolo tra i titolari delle strutture. A proposito di promozioni, Gallo trasferisce in quella “altolocata” anche i due segretari particolari al 50% che aveva nominato da semplice consigliere, Pino Dell’Armi e Franceso Chiaravalle. E aggiunge – abbondandis abbondandum, direbbe Totò – come responsabile amministrativo al 50% Biagio Antonio Faragalli. Anche il compenso del farmacista ex vicesindaco di Montalto Uffugo e commissario provinciale dell’Udc cosentina resta avvolto nel mistero.

Sette nomine per tre strutture, c’è anche un candidato

Tre nomine per Nicola Paris. I suoi segretari particolari saranno Pasquale Praticò e Giovanni Lauro, che guadagneranno da qui al 2025 oltre 98mila euro ciascuno. Il componente interno del suo staff sarò invece Riccardo Occhipinti. Il dipendente del Consiglio, sindacalista che ha ottenuto 1394 voti alle ultime elezioni regionali nelle file dell’Udc, aggiungerà allo stipendio base un’indennità che in cinque anni arriverà a 61.450 euro.

Due per parte gli ingressi nelle strutture di Domenico Bevacqua e Domenico Giannetta. Il democrat riconferma due suoi storici collaboratori. Gianpaolo Grillo, da segretario particolare al 50,% guadagnerà quasi 99mila euro fino a fine consiliatura. Gianmaria Molinarifiglio di Antonio, per anni direttore generale della Provincia di Cosenza con Oliverio e poi, fino alla dichiarazione di dissesto, capo gabinetto di Mario Occhiuto a Palazzo dei Bruzi – da collaboratore esperto al 50% ne incasserà 81.175.

Giannetta invece sceglie due segretari al 50%, entrambi avvocati. Il primo è Vincenzo Barca, che gi faceva da vice quando era sindaco di Oppido Mamertina. L’altro è Aurelio Leuzzi, che ha ricoperto il medesimo incarico che avrà in Regione per il gruppo consiliare di Fi a Reggio Calabria. Per Barca e Leuzzi, finito ai domiciliari nel 2016 con l’accusa di stalking, ci saranno circa 98mila euro da incassare nei prossimi cinque anni.

Dipendenti promossi e uno stipendio da dividere

Le ultime quattro strutture rinforzate dai consiglieri sono quelle di Giuseppe Neri, Marcello Anastasi, Clotilde Minasi e Sinibaldo Esposito. Il primo opta per l’interno Antonino Ripepi, nel recente passato al servizio di Alessandro Nicolò, che si guadagnerà così un’indennità extra di 48.500 euro circa fino al termine della consiliatura. Gli altri tre pescano invece fuori dalla pubblica amministrazione per i loro collaboratori esperti al 50%. Anastasi sceglie Claudio Polisena, che otterrà così 80.450 euro dalla Regione. Stesso stipendio di Eliana Antonietta Rugolo, che supporterà la Minasi. Duecento euro in più per Raffaele Manfredi, che vede così dimezzarsi la cifra che prendeva nella scorsa consiliatura quando, sempre alle dipendenze di Esposito, percepiva il trattamento economico al 100%. Ora, si diceva, gli toccherà dividerlo con un pari ruolo già nominato.

Spazio infine alla Giunta. Sandra Savaglio nomina la dipendente interna Concetta Sestito, ma il Burc non fa il minimo accenno alla sua retribuzione. La new entry nello staff di Jole Santelli, invece, sembra quasi uno scioglilingua. L’ex vicesindaco di Cosenza, infatti, aveva già scelto come capo gabinetto il precedente vicesindaco della città dei bruzi, Luciano Vigna. Che a sua volta ha richiesto per il suo nuovo ufficio Pasquale Sinatora, ex vicesindaco di Borgia con la nostalgia dei tempi in cui Fiume era italiana, che lascerà pertanto il Dipartimento Politiche comunitarie. Anche del suo compenso sul Burc non c’è traccia.

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