APOCALISSE | Narcotraffico a Cosenza, pene dimezzate in appello
Narcotraffico a Cosenza: ecco la sentenza d'appello del processo "Apocalisse". Pene ridotte a tutti gli imputati. Motivazioni entro 90 giorni.
Sentenza di secondo grado per il processo “Apocalisse”. E’ l’inchiesta della Dda di Catanzaro sul presunto giro di narcotraffico a Cosenza, svelato da un’indagine dal Nucleo Investigativo dei carabinieri. Un gruppo, secondo l’accusa iniziale, guidato da Marco Perna, figlio di Franco, attualmente al 41bis, che trafficava ingenti quantità di sostanze stupefacenti, custodite in un magazzino vicino Serra Spiga. In primo grado, dinanzi al tribunale collegiale di Cosenza, erano arrivate condanne pesanti per i principali imputati.
Nel processo svoltosi oggi davanti alla Corte d’Appello di Catanzaro, invece, il quadro accusatorio è cambiato. I giudici (presidente Saullo, a latere Perri e Silvestri) hanno dimezzato la condanna a tanti imputati, riducendola anche a Marco Perna. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.
Apocalisse, ecco la sentenza di secondo grado
- MARCO PERNA: assolto dai capi 9) e 10) perché il fatto non sussiste; riconosciute le attenuanti generiche prevalenti sulle contestate aggravanti e riconosciuto il vincolo della continuazione con il reato giudicato con sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Catanzaro in data 12 febbraio 2010, irrevocabile il 17 marzo 2010, di riconoscimento di sentenza penale del 20 ottobre 2004 della Corte d’Appello di Chambery (Francia), ridetermina la pena complessivamente inflitta a Marco Perna, per le residue imputazioni e per il delitto in continuazione, a 15 anni di reclusione;
- PASQUALE FRANCAVILLA: pena rideterminata in sei anni e otto mesi;
- ANDREA MINIERI: assolto per il capo 5) perché il fatto non sussiste. Pena rideterminata in 7 anni e due mesi di reclusione;
- GIOVANNI GIANNONE: assolto capo 2) per non aver commesso il fatto e dai reati 3), 9), 11) e 12 perché il fatto non sussiste; pena rideterminata in 8 anni di reclusione;
- GIUSEPPE CHIAPPETTA: assolto per i capi 3), 4), 5), 7), 8), 9), 10), 11) e 12) perché il fatto non sussiste e 12 bis), 12 ter) e 12 quater) per non aver commesso il fatto. Pena rideterminata in 7 anni di reclusione;
- ALESSANDRO ANDREA CAIRO: assolto per i capi 3), 4), 7), 9), 10), 11) e 12) perché il fatto non sussiste e 12 bis), 12 ter) e 12 quater) per non aver commesso il fatto. Pena rideterminata in 6 anni e 11 mesi di reclusione;
- RICCARDO GAGLIANESE: pena rideterminata in 7 anni e 8 mesi di reclusione;
- PAOLO SCARCELLO: pena rideterminata in 7 anni di reclusione;
- IPPOLITO TRIPODI: pena rideterminata in 6 anni e 9 mesi di reclusione;
- GIACINTO BRUNO: assolto per i capi 1) e 12 quater) per non aver commesso il fatto e 12 quinquies e 12 sexies perché il fatto non sussiste;
- GIUSEPPE DE STEFANIS: pena rideterminata in 7 anni di reclusione;
- FRANCESCO SCIGLIANO: pena rideterminata in 7 anni di reclusione;
- DANILO GIANNONE: pena rideterminata in 6 anni e 8 mesi di reclusione;
- DENIS PATI: assolto per i capi 7) e 10) perché il fatto non sussiste e condannato per il capo 32) a 6 mesi di reclusione e 1500 euro di multa.
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