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Nella riunione di Giunta tenutasi questa mattina dalle 12, gli assessori hanno approvato le linee di indirizzo per la definizione del bando relativo alle misure di sostegno previste per le famiglie bisognose. Volendo, è una risposta data alla minoranza che, sempre oggi, aveva espresso preoccupazione per l’assenza dei buoni spesa in vista del Natale. Se da un lato il Comune di Cosenza ha sì deliberato in senso positivo, dall’altro servirà di certo il nuovo anno affinché vengano erogati agli aventi diritto.
Cosenza, buoni spesa per quasi 600mila euro
La cifra stanziata è di 591.878,82 euro, finalizzata all’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare. Non solo, perché sarà destinata quale importante sostegno alle famiglie che versano in stato di bisogno per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche. In particolare, l’esecutivo municipale ha stabilito di ripartire il fondo nel seguente modo, fermo restando che eventuali somma inutilizzate saranno destinate ai richiedenti non aventi diritto:
– 414.315,17 euro, pari al 70 % del fondo saranno utilizzati per buoni spesa per il sostegno alimentare e per beni di prima necessità, di cui € 20.700,00 a copertura dei buoni spesa erroneamente emessi dalla piattaforma sis.welfarecalabria sull’avviso inerente il D.L. 154/2020;
– 118.375,764 euro, pari al 20% del fondo, per contributi utenza TARI;
– 59.187,882 euro, pari al 10% del fondo, per i canoni di locazione;
Chi ha diritto ai buoni spesa e come si possono richiedere
I destinatari dei buoni spesa sono i nuclei familiari residenti nel Comune di Cosenza. Sono richieste la cittadinanza italiana; la cittadinanza di uno Stato appartenente all’Unione Europea; la cittadinanza di uno stato non appartenente all’Unione Europea per gli stranieri che siano muniti di permesso di soggiorno o in possesso di un regolare titolo di soggiorno. Altro requisito richiesto, l’ISEE ordinario in corso di validità, pari o inferiore a 9.360,00 euro.
Per i buoni spesa alimentari/beni di prima necessità, al fine di definire l’elenco dei nuclei familiari beneficiari, l’elenco sarà ordinato in base al valore ISEE e sarà data priorità ai nuclei familiari non beneficiari di sostegno pubblico (RDC, REM, Reddito di Libertà, Naspi, etc.)
Nel caso in cui due o più nuclei familiari presentino le stesse caratteristiche, verrà assegnata precedenza nel modo e nell’ordine seguente:
- maggior numero di figli minori;
- maggior numero di portatori di handicap;
- maggior numero di componenti disoccupati;
- maggior numero di componenti over 65.
L’importo del buono spesa riconosciuto ad ogni componente del nucleo familiare sarà di 50,00 euro ciascuno, fino ad un massimo di 300,00 euro. I buoni spesa potranno essere utilizzati negli esercizi commerciali che si convenzioneranno, per i quali sarà emanato uno specifico avviso pubblico.
Per la definizione del contributo a parziale copertura delle spese per l’utenza domestica TARI si terrà in considerazione il pagamento della TARI 2021 secondo il seguente prospetto:
- esenzione totale per un valore ISEE fino a 3.000,00 euro
- esenzione parte variabile per un valore ISEE compreso tra € 3.000,01 e € 5.000,00€
- riduzione della parte variabile per un valore ISEE compreso tra € 5.000,01 e € 6.000,00;
La TARI dovrà essere relativa all’abitazione principale, corrispondente alla residenza anagrafica del nucleo familiare e non appartenere alle seguenti categorie catastali: A1 (abitazioni signorili), A8 (ville), A9 (palazzi con pregi artistici e signorili).
Per la definizione del contributo per parziale copertura delle spese per i canoni di locazione (per contratti regolarmente registrati) l’elenco dei beneficiari sarà ordinato in base al valore ISEE e sarà data priorità ai nuclei familiari non beneficiari di sostegno pubblico (RDC, REM, Reddito di Libertà, Naspi, etc.). Nel caso in cui due o più nuclei familiari presentino le stesse caratteristiche, verrà assegnata precedenza nel modo e nell’ordine seguente:
- maggior numero di figli minori;
- maggior numero di portatori di handicap;
- maggior numero di componenti disoccupati;
- maggior numero di componenti over 65.
L’importo del contributo spettante a sostegno del pagamento del canone di locazione è calcolato sulla base del valore complessivo del canone di affitto relativo al periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021 e, in ogni caso, nella misura massima di € 500,00. I cittadini beneficiari del contributo fitto del Reddito di Cittadinanza o altri contributi all’uopo destinati, non possono richiedere il rimborso per il medesimo contributo.
Soddisfatto l’assessore Sconosciuto
È stato precisato che il servizio sociale Professionale potrà intervenire, al di fuori degli indirizzi, per motivate necessità di sussistenza o stati di necessità temporanea e concedere il contributo ad utenti anche già seguiti e non già assegnatari di forme continuative di sostegno pubblico. Qualora dovessero residuare fondi al termine delle erogazioni di una delle misure, è possibile canalizzare tali risorse sulle altre misure, in presenza di istanze idonee e rimaste inevase, fino alla concorrenza dei fondi assegnati. Soddisfazione per l’adozione della delibera di giunta è stata espressa dall’Assessore al Sostegno alle Famiglie e alla Lotta alla povertà, Pasquale Sconosciuto che ha ringraziato sia la Dirigente del Settore, Matilde Fittante, la Posizione Organizzativa, Dott.ssa Sofia Vetere e le professionalità esterne quotidianamente impegnate nell’assicurare risposte ai bisogni dei cittadini.