sabato,Luglio 12 2025

Il gruppo “Franz Caruso sindaco” agli Occhiuto: «Al peggio non c’è mai fine»

I consiglieri e non vicini al primo cittadino di Cosenza replicano alle accuse del senatore di Forza Italia: «Ricollocheremo la statua in un altro luogo idoneo»

Il gruppo “Franz Caruso sindaco” agli Occhiuto: «Al peggio non c’è mai fine»

Il gruppo “Franz Caruso sindaco”

Registriamo l’ennesimo intervento miope dell’ex sindaco di Cosenza sulla rimozione dell’installazione artistica in memoria di Sergio Cosmai, colpito, probabilmente, da quel fenomeno denominato “effetto Dunning–Kruger” per il quale le persone poco esperte, non solo sono inefficaci nelle strategie che mettono in atto nel perseguire i propri obiettivi, ma, forse ancora peggio, non sono in grado di rendersene conto e pensano al contrario di essere migliori degli altri.

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I nostri concittadini, invece, devono sapere che la rimozione dell’installazione di Maurizio Orrico, artista certamente apprezzato ed amico personale e compagno di coalizione dell’ex sindaco, è stata chiesta con forza dalla vedova del compianto Sergio Cosmai ritenendola – e secondo noi a giusta ragione – inadeguata a rappresentare il sacrifico di un uomo che ha pagato con la vita il suo attaccamento allo Stato ed ai valori della legalità. A questo proposito farebbe, dunque, bene l’ex sindaco a chiedere scusa alla famiglia Cosmai ed all’intera città di Cosenza essendosi, per il proprio ego, spinto così oltre il limite della decenza da parlare di ignoranza e di regimi totalitari. Da che pulpito peraltro(sic!).

Detto ciò è opportuno evidenziare che l’installazione è attualmente custodita nei locali comunali per essere riposizionata in un altro luogo idoneo e non ostativo della sicurezza e dell’incolumità pubblica. Anzi, è bene precisare che sarà ricollocata l’intera opera, con l’aggiunta, cioè, della striscia in ferro riportante una frase di Sergio Cosmai. Quest’ultima, lo ricordiamo, era stata infatti rimossa ed abbandonata per anni tra i rovi a seguito dell’incidente in cui hanno perso la vita due giovani, lasciando così in bella mostra solo tre enormi figure inquietanti armante di pistola, che sembravano esaltare gli assassini, piuttosto che rendere omaggio al Dottore Cosmai.

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Per quanto riguarda, infine, l’analisi relativa alla città senz’anima, in questi 17 mesi, giorno dopo giorno, al contrario di quanto avvenuto nel decennio amministrativo infausto targato Occhiuto, (nel corso del quale pure il salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi era “cosa sua”) Franz Caruso e la sua compagine amministrativa si sono aperti alla comunità, coinvolgendola ed attraendola. Non a caso associazioni, circoli culturali, esercenti commerciali e privati cittadini fanno a gara per affiancarci, con il contributo di idee, proposte ed iniziative, che stanno cambiando volto a Cosenza ridandole il ruolo di città capoluogo che la storia le ha consegnato. Un ruolo che difenderemo strenuamente anche contro i tentativi dell’ex sindaco, del fratello governatore della Calabria e dell’intero centrodestra, di privarla del nuovo ospedale Hub provinciale, per il quale si sta agitando addirittura il tema della Città Unica. Come dire, al “peggio (degli Occhiuto) non c’è mai fine”!

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