giovedì,Settembre 21 2023

Viali urla: «Ad Ascoli per vincere. Cosenza, devi essere cinico per la salvezza diretta»

Sul mancato saluto ai tifosi dopo la gara con il Venezia, l'allenatore spiega: «Dovevamo mandare un messaggio, noi giochiamo con trasporto emotivo»

Viali urla: «Ad Ascoli per vincere. Cosenza, devi essere cinico per la salvezza diretta»

Ascoli-Cosenza da dentro o fuori per entrambe le compagini. Una vittoria permetterebbe ai padroni di casa di porre le basi per l’accesso ai playoff, mentre per i calabresi rappresenterebbe addirittura qualcosa in più delle fondamenta per un semplice accesso ai playout. «In settimana ho trovato una squadra molto carica – ha detto William Viali in conferenza stampa -. Ormai si allena da sola, consapevole di aver fatto una grande gara con il Venezia. Si è preparata con determinazione perché vogliamo rincorrere la salvezza diretta, cosa che nelle ultime stagioni non so quante volte sia stata centrata».

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Il trainer del Lupi, tuttavia, non avrà al seguito la consueta macchia rossoblù nel settore ospiti. Gli organi di sicurezza hanno imposto la Tessera del tifoso per coloro i quali vorranno seguire la squadra in trasferta. Una corposa parte della tifoseria non ha mai inteso sottoscriverla e diserterà l’appuntamento.

«Sappiamo che al Del Duca non potranno venire in massa, ma daremo tutto – ha garantito il trainer -. Voglio rivedere il Cosenza delle ultime trasferte: noi cercheremo di vincere ad Ascoli. Non è una questione di prestazione, ma solo di cinismo. Dovremo rompere l’equilibrio quando avremo la gara in mano».

Viali e i fischi di Cosenza-Venezia

L’immediato post-partita di Cosenza-Venezia è stato accompagnato da un piccolo caso. La squadra e il tecnico William Viali sono rientrati immediatamente negli spogliatoi senza passare a salutare le due curve. «Sono consapevole di aver creato un po’ di dispiacere alla tifoseria non portando loro il saluto – ha ammesso l’allenatore dei Lupi -. Il nostro atteggiamento derivava dai fischi, anche dai fischi rivolti ai singoli che però vengono somatizzati da squadra. Sia chiaro che noi dentro la maglia abbiamo amore. Quindi con esso ci sono tutti i casi, dal bene alla sofferenza».

«Dispiace per quanto è successo – ha aggiunto – ma dovevamo lanciare un segnale di sofferenza. Noi non stiamo giocando da professionisti asettici, ma con un enorme trasporto emotivo. Spero che quanto accaduto sabato passi come un gesto di grande affetto. Ma, ripeto, dovevamo comportarci così».

Nessun timore dell’Ascoli

L’avversario di giornata punta a disputare la post-season a margine di una stagione iniziata bene, proseguita meno bene e che ora si avvia alla conclusione. «L’Ascoli è una buona compagine e dalla metà campo in su vanta calciatori e bomber di categoria» ha chiosato Viali.

«A questo punto della stagione però – ha concluso – abbiamo dimostrato di saper appiattire le differenze di organico con le antagoniste più quotate. La formazione? Non penso di cambiare molto, ma è normale che ci siano un paio di idee differenti rispetto alla recente apparizione. Ho dei dubbi perché ho l’imbarazzo della scelta».

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