Quando saremo in Curva Est | Catanzaro-Cosenza ’86-’87: FOTOGALLERY
Seconda delle otto puntate in cui racconteremo come i tifosi rossoblù hanno vissuto negli anni la vigilia del derby di Calabria. E’ il turno del 29 marzo 1987
Il 29 marzo del 1987 c’era già Gianni di Marzio sulla panchina dei Lupi. Era subentrato a Franco Liguori e stava ponendo le basi del trionfo che si sarebbe celebrato un anno dopo di quei tempi. A differenza di tre anni prima, quando dopo il derby del Militare scoppiarono violentissimi tafferugli tra le opposte fazioni, le forze dell’ordine si interessarono per tempo alla vicenda. Il Prefetto per Catanzaro-Cosenza impiegò per la prima volta un elicottero e delle camionette, il numero di agenti fu elevatissimo.
Nel match di andata disputatosi a Cosenza nessun sostenitore giallorosso seguì la squadra al San Vito per vedere Palanca fare doppietta, mentre al ritorno ci furono 108 ragazzi ad esporre i colori rossoblù nel nido delle Aquile. La partita in settimana fu introdotta da una serie di missive minacciose che vennero recapitate dal capoluogo.
In campo, come di sovente avveniva in quegli anni, il Catanzaro si impose per 2-0 con reti di Tavola e Benetti e a giugno fu promosso in Serie B. Il post-partita risultò nuovamente movimentato, senza però toccare le criticità del passato. Gli UC ’73 iniziarono una sassaiola a cui i cosentini risposero, poi ci pensò la celere a placare gli animi di entrambe le fazioni e provvedere a far salire a bordo di un convoglio ferroviario i sostenitori ospiti. Il viaggio di ritorno fu turbolento, il che chiaramente è un eufemismo ed ogni fermata della ferrovia Calabro-Lucana la mattina dopo portava i segni di ciò che fu.