Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
«Io sono sempre stato uno freddo». Così parla di sé Giuseppe Cristofaro, 45 anni di Girifalco, annoverato tra le “nuove leve” emerse sulla scena criminale dopo la decapitazione dei vecchi vertici ad opera delle operazioni giudiziarie.
L’inchiesta Scolacium
«Hanno dimostrato piena, costante ed attiva adesione al sodalizio del quale sono certamente intranei» scrive il gip di Catanzaro nelle carte dell’inchiesta istruita dalla Dda e messa a segno dal nucleo investigativo dei carabinieri che ha portato oggi all’arresto di 22 persone, parte dei due clan di ‘ndrangheta: i Bruno e i Caterisano, “specializzati” in danneggiamenti e incendi a scopo estorsivo.
La passione per le armi
Ma qualcuno fin da piccolo con la passione delle armi. È il caso, appunto, di Giuseppe Cristofaro presunto affiliato al clan Caterisano che in una conversazione, intercettata dai militari, «confessa di avere una certa dimestichezza con le armi sin dall’adolescenza». «Devi sapere che io fino a 17 anni e mezzo camminavo con la pistola addosso» racconta all’interlocutore. (Continua a leggere l’articolo su Lacnews24.it)