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«È un omicidio che ha avuto origine in un ambiente mafioso ed è stato eseguito con modalità mafiose». Si dice «convinto e certo» il sostituto procuratore generale Luigi Maffia che via sia mano mafiosa dietro il delitto del penalista lametino Francesco Pagliuso, ucciso il 9 agosto 2016 nel giardino della propria abitazione mentre si accingeva a scendere dalla propria auto.
Al termine della propria requisitoria, il pg – davanti alla Corte d’assise d’appello presieduta da Abigail Mellace – ha invocato la conferma dell’ergastolo nei confronti del presunto killer Marco Gallo con l’applicazione dell’aggravante mafiosa che la Corte d’assise di Catanzaro aveva escluso. (continua a leggere l’articolo su Lacnews24.it)