Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
È durata circa quattro ore l’autopsia eseguita sul corpo di Francesco Vatano, il pescatore trovato morto nei giorni scorsi al largo di Amendolara. L’esame, effettuato dal professor Biagio Solarino dell’Istituto di medicina legale di Bari, con l’aiuto dei suoi assistenti, ha confermato un evidente segno al collo. Secondo quanto trapelato da ambienti investigativi, la causa del decesso sarebbe riconducibile a una ostruzione meccanica da soffocamento. Elemento che rafforza una ricostruzione ancora al vaglio degli inquirenti: un pezzo di corda tranciato sarebbe finito attorno al collo del marittimo, probabilmente spezzato dall’elica del peschereccio durante le operazioni di pesca.
La corda, secondo quanto ipotizzato, era collegata alla rete da pesca. Per questo motivo prende corpo l’ipotesi di un incidente sul lavoro, ma non vengono escluse altre possibilità. Intanto la Procura di Castrovillari ha avviato un procedimento contro ignoti per omicidio. È stato sequestrato il peschereccio ormeggiato a Corigliano, insieme a documenti, oggetti personali, certificazioni e materiali di bordo riconducibili all’equipaggio. Il sequestro, come si legge nel decreto, è ritenuto necessario per gli accertamenti tecnici e per ricostruire in modo dettagliato quanto accaduto a bordo dell’imbarcazione. L’indagine resta aperta, e si attendono gli esiti di ulteriori accertamenti medico-legali e peritali.