Le Fiamme Gialle, a seguito di acquisizioni presso l’A.O. di Cosenza, hanno analizzato una corposa documentazione da cui è emerso come collaboratori amministrativi della Azienda avessero indebitamente retribuito, in favore di altri dipendenti, indennità per turni festivi, straordinari, notturni e reperibilità non corrispondenti alle prestazioni realmente effettuate. In particolare, l’esame delle buste paga e delle “badgiature” ha evidenziato come gli indagati abbiano effettivamente percepito ingenti somme sia per indennità non spettanti sia per ore di straordinario mai svolte, spesso anche in numero rilevante, ovvero “svolte” ma liquidate in riferimento a periodi in cui il dipendente, a volte, risultava in malattia.

I nomi

Gli indagati risultano essere: Francesco Verrino, Luigi Pellegrino, Roberta Chiarello, Franco Perri, Roberto (Vincenzo F.) Sacco, Giuseppe Ippolito, Francesco Bonanno. Nei confronti degli indagati (salvo per Ippolito, Sacco e Bonanno) è stato disposto il sequestro preventivo sui conti correnti, nonché sugli immobili e sul TFR per un importo complessivo di oltre €. 220.000,00.

I soggetti sono indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato (Art. 640, c. 2 nr. 1 del Codice Penale), per avere, in concorso fra loro, causato l’indebita erogazione di indennità accessorie da parte dell’Azienda Ospedaliera di appartenenza. Veniva nel contempo richiesta dalla Procura della Repubblica l’emissione di un Decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente delle somme indebitamente percepite.