«Fa pensare al mitico “Tafazzi” la pretesa di una “medaglia” di gratitudine della Città ai responsabili del mancato avvio del risanamento oltre dell’ampliamento del “buco” di bilancio comunale che, col solito ritardo in extremis, l’organo di controllo della Corte dei conti ne ha richiesto a giudizio il rimborso del danno erariale!» Così in una nota Bianca Rende, consigliera comunale Cosenza.

«Curare il male nascondendolo con un altro male sarebbe patriottismo e civismo a difesa della città? La correttezza e l’efficacia degli amministratori certamente non consentono il mancato rispetto degli impegni presi con l’autorità di controllo preposta nonché dei revisori… neppure ove mai “il risultato giustifica i mezzi”.

Questo succede quando si diventa amministratori pubblici senza un’adeguata preparazione o esperienza istituzionale o quando si confondono i metodi del privato con quelli pubblici. Privatizzare così la pubblica amministrazione, cioè annullandone la trasparenza per il dovuto controllo, non significa solo raggiungere risultati per avere una boccata d’ossigeno e più consensi ma anche compromettere il futuro della finanza dell’ente e abituare i successori a scusarsi per gli errori nascosti dei loro predecessori…

Né ci consola minimamente o rallegra il fatto di aver segnalato puntualmente e per tempo alla Corte dei Conti, con i colleghi dell’allora coalizione “Grande Cosenza”, il mancato rispetto delle condizioni del piano di riequilibrio, come ad esempio, la violazione dell’obbligo di salvaguardia degli Equilibri di Bilancio, con le variazioni di assestamento apportate al Bilancio di Previsione 2016/2018, la scarsa congruità del fondo crediti e loro dubbia esigibilità o l’eccessivo ricorso alle anticipazione di tesoreria, anche per spese non supportate dalle relative entrate. Abbiamo solo fatto il nostro dovere che non è comunque servito allora di fronte ad un muro di protervia ed arroganza gestionale. Il risanamento dei conti pubblici è ancora lungo ma la decisione della Procura contabile è un magistrale avvertimento per tutti gli “apprendisti stregoni”, di ieri e di oggi, alcuni dei quali purtroppo premiati per i disastri commessi».