Splende il sole sulla città di Pitagora, molto più che altrove in Calabria. Ma non è solo questione di caldo, perché gli indicatori analizzati dalla classifica del Sole 24 Ore, hanno preso in esami dieci indici che hanno composto la graduatoria finale che ha incoronato, su scala nazionale Bari che ha registrato solo nove giorni di precipitazioni estreme in un anno e un livello alto di umidità sporadico. Considerati nello studio, dunque, gli eventi estremi come le piogge torrenziali, l’umidità, le ondate anomale di calore, e poi il soleggiamento, la siccità, la nebbia, le raffiche di vento, i giorni di freddo, la brezza estiva. Questa analisi, al livello regionale, vede Crotone al 14esimo posto, Catanzaro al 15esimo, Reggio Calabria 37esima, Vibo Valentia 44esima e Cosenza 57esima. Se per soleggiamento Cosenza guadagna un 15esimo posto precipita al 103esimo per le ondate di calore e al 73esimo per le piogge e al 70esimo per le brezze estive.

Per la città dei bruzi il giorno che ha registrato un innalzamento maggiore delle temperature è stato, dall’inizio dell’anno fino ad oggi, il 18 gennaio che cristallizza un +5.4% rispetto all’anno precedente con una temperatura attestata di 13,75° contro gli 8,35° del 2008/2012. Per ogni parametro è stato calcolato il valore medio giornaliero, annuale o decennale registrato in ciascuna città, a partire dai dati metereologici rilevati per fasce esaorarie sull’arco del periodo 2011-2021. La classifica è frutto dell’incrocio dei dati forniti da 3bmeteo che abbracciano dieci anni (2013-2023), e dipingono un Paese in cui, almeno dal punto di vista climatico, il Sud stravince sul Nord.