Focus dibattimentale sul braccio destro del boss Francesco Patitucci. L’imputato avrebbe venduto sostanze stupefacenti a diversi soggetti dell’hinterland: dalla Presila alla Valle del Crati
Primo teste qualificato in Aula sentito dalla pubblica accusa rappresentata dal pm antimafia Corrado Cubellotti. Nel mirino i presunti tentacoli criminali della cosca degli italiani riguardo al narcotraffico
Uno degli imputati per associazione mafiosa e dedita al narcotraffico ha manifestato la volontà di disintossicarsi, i giudici gli attenuano la misura cautelare per dargliene la possibilità
Superata la prima fase, l’istruttoria dibattimentale sarà arricchita dalle testimonianze degli operatori di polizia giudiziaria che hanno condotto le indagini coordinate dalla Dda di Catanzaro
A fine maggio inizierà la requisitoria della Dda di Catanzaro nel procedimento nato il 1 settembre 2022 e contestualmente prenderà forma quello sul narcotraffico
Le dichiarazioni di Ivan Barone e Francesco Greco non sono state ritenute dirimenti ai fini dell'accusa formulata dalla Dda di Catanzaro nei confronti dell'imputato
La Suprema Corte riafferma il principio secondo cui il controllo giurisdizionale sull’imposizione delle misure cautelari non può mai essere una mera ratifica delle richieste del pubblico ministero
Secondo la Suprema Corte, non risultano elementi chiari destinati a comprovare la stabile appartenenza dell'imputato al presunto sodalizio criminale di Filippo Meduri
Il Riesame di Catanzaro annulla l'ordinanza al capo 1 e concede i domiciliari per i reati fine legati alla droga da contestualizzare nell'art. 73 del D.P.R. 309/90
Accolta l'istanza del difensore Cristian Bilotta. Secondo la Dda, avrebbe avuto un ruolo di partecipe nella presunta associazione dedita al narcotraffico
Il gup del tribunale di Catanzaro ha accolto la richiesta avanzata dagli avvocati difensori. Il Riesame aveva escluso la partecipazione alla presunta associazione mafiosa
La Corte ha rilevato che l’attribuzione del ruolo di organizzatore si basava su elementi insufficienti, tra cui un’unica intercettazione telefonica e alcune cessioni di droga non contestate
L'imputato, coinvolto nel procedimento penale Recovery, era sfuggito al blitz della Dda di Catanzaro. I carabinieri lo avevano trovato a Nocera Terinese
La Cassazione ha invece confermato la solidità del quadro accusatorio, rilevando che le dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia facevano riferimento al ruolo del boss nel traffico di stupefacenti e al cosiddetto "sistema Cosenza"