Il verdetto più atteso è arrivato. La Serie A riparte. Lo ha deciso il ministro Vincenzo Spadafora al termine della riunione con le componenti del calcio italiano. In questi istanti il ministro per lo sport sta contattando il premier Giuseppe Conte per decidere se il via sarà fissato per il 13 giugno o per il 20. Ma la decisione è stata presa, almeno per ciò che concerne la massima categoria. Sulla Serie B ci sono ancora dei punti interrogativi. Ripartirà, ma la data è stata comunicata in un secondo momento (qui la notizia ufficiale).

«Adesso ci sono le condizioni per ripartire» la sentenza di Spadafora, accolta da sorrisi collettivi. Accompagnata da una mano tesa per specificare che «non ho mai voluto frapporre ostacoli». Sono bastati 40 minuti di colloqui in cui sono intervenuti tutti i partecipanti, per arrivare alla fumata bianca. Ora è sicuro: il campionato di Serie A ricomincia

Nel pomeriggio era già arrivato il via libera del Comitato tecnico scientifico al protocollo per la ripartenza elaborato dalla Federcalcio. Il problema principale oggi è uno: la quarantena obbligatoria per tutta la squadra al primo caso di positività. Ad oggi, il Cts non ha ritenuto superabile questo elemento, confermando che la quarantena sarà forzatamente di 14 giorni per tutti, calciatori compresi. La Figc si è adeguata.