Era l’epilogo più probabile, ma allo stesso tempo il più disastroso. I rossoblù retrocedono in Lega Pro dopo appena tre stagioni disputate tra i cadetti. La rabbia dei fan rossoblù è esplosa sui social e non risparmia nessuno. Presidente, direttore sportivo, tecnico e squadra sono sul banco degli imputati. Anzi, sono lì da mesi in preda degli eventi. La distribuzione delle responsabilità è soggettiva, mentre non sono in discussione scelte poco lungimiranti effettuate dalla proprietà. Sempre molto attento ai conti, Guarascio si è invece man mano portato su una realtà parallela rispetto a quella che la classifica sbatteva in faccia alla città.

Pordenone-Cosenza sancisce il suo fallimento sportivo, perché intorno alle 16 è arrivata la risposta a parole che nessuno ha dimenticato. «Per il sottoscritto parla la mia storia» disse a chi gli chiedeva di ambizioni future soltanto qualche mese fa. Bene, complimenti: davvero straziante questo capitolo. Nel 1997 Paolo Fabiano Pagliuso, subito dopo Padova, si fiondò in tv e parlò al popolo dei Lupi. Disse che avrebbe riportato subito la squadra in Serie B. A prescindere dai rumor incontrollati che animano chat e bar della città, è arrivato il momento che il numero uno di Ecologia Oggi alzi il sipario sui progetti di Via degli Stadi. Ammesso che Guarascio ne abbia qualcuno.