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Le lacrime di Massimiliano Alvini dopo il gol di Ciervo al 105′ che ha pareggiato il derby contro il Catanzaro, nel fotogramma Dazn, non sono passate inosservate a nessuno. In conferenza stampa il mister lo ha anche ammesso: “In 840 partite è la partita più folle che abbia mai vissuto, per come si è sviluppata, per quello che è successo e per tutto quello che ha dato ai tifosi”. Le sensazioni del tecnico sono anche quelle di tutto l’ambiente rossoblù. Quello del “San Vito – Marulla” è stato un vero e proprio romanzo.
Tutti intorno ad Alvini
La credibilità e le possibilità di salvezza per il Cosenza derivano tutte dal lavoro che ha svolto finora l’allenatore toscano insieme al suo staff. Inutile nascondersi dietro un dito. I 21 punti sul campo (purtroppo 17 in classifica per colpa della penalizzazione), con la qualità non eccelsa di questa rosa, sono tutto grasso che cola. Ora però arriva il momento decisivo della stagione. Al di là della trasferta in casa del Sassuolo, dove chiaramente il Cosenza non ha nulla da perdere, non si può sbagliare sul mercato. Bisogna regalare ad Alvini almeno due elementi di categoria che possano permettergli di giocarsela con tutti ad armi pari. E che questa volta i rinforzi non arrivino a Cosenza negli ultimi giorni di mercato. Già alla ripresa contro il Mantova del 12 gennaio, è necessario che siano a disposizione del tecnico. Non si lasci solo il soldato Alvini, che è già in trincea ed apnea da quest’estate. I tifosi sicuramente non lo faranno. Lo hanno già eletto capopopolo. Ora tocca alla società fare il suo dovere.