Tutti gli articoli di Coronavirus
PHOTO
L’ultima ordinanza del presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì prevede, per quanto riguarda il settore della ristorazione, «la sospensione delle attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità e la sospensione delle attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), restando consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio».
In realtà, la norma richiamata è quella del Capo V del DPCM 2 marzo 2021, valida fino al 6 aprile 2021, che consente sia la consegna a domicilio sia l’asporto entro gli orari stabiliti dalle leggi vigenti. Qualora la Regione Calabria avesse voluto modificare questa norma, richiamandosi al Decreto Legge 13 marzo 2021, n. 30 (comma 3), avrebbe dovuto motivare sul punto, cosa che non ha fatto. Si tratta, dunque, di un errore che la Regione Calabria, preso atto del “refuso”, ha rettificato, evitando di generare ulteriore confusione in un momento storico così delicato per l’Italia e per il mondo intero.