Un nuovo presidio dello Stato nel cuore del Crotonese: a Cirò Marina è stata posata la prima pietra del futuro commissariato della Polizia di Stato, un progetto atteso da anni per rafforzare la legalità in un territorio segnato dalla presenza pervasiva della criminalità organizzata.

La struttura, che sorgerà su un'area di quasi mille metri quadrati, sarà composta da tre piani e potrà ospitare fino a 70 operatori di polizia. Un investimento complessivo di 1,4 milioni di euro che porterà in città un presidio stabile di sicurezza e legalità.

Alla cerimonia di inaugurazione del cantiere hanno partecipato le più alte cariche istituzionali del territorio: dal prefetto di Crotone, Franca Ferraro, alla sottosegretaria all'Interno Wanda Ferro, fino al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Presenti anche il procuratore della Repubblica Domenico Guarascio, il questore Renato Panvino, i sindaci della provincia ei vertici delle forze dell'ordine, oltre all'arcivescovo Alberto Torriani che ha benedetto il cantiere.

«La posa della prima pietra rappresenta legalità, solidarietà e vicinanza ai cittadini», si legge sulla targa che segna ufficialmente l'avvio dei lavori. Il commissariato è stato istituito formalmente nel dicembre 2022 dal Ministero dell'Interno e ora prende finalmente forma grazie a una sinergia istituzionale che ha visto in prima fila Questura, Prefettura e amministrazioni locali.

«È il frutto di un gioco di squadra – ha dichiarato il sindaco Sergio Ferrari – che ha coinvolto l'intero comprensorio». Sulla stessa linea la sottosegretaria Ferro, che ha definito il commissariato «il risultato concreto di una rete istituzionale che costruisce fiducia tra lo Stato ei cittadini».

Per il prefetto Ferraro, «non sarà un presidio repressivo, ma un punto di riferimento per garantire serenità e sicurezza alla comunità». Il questore Panvino ha rimarcato che la sede di Cirò Marina «sarà un centro di ascolto e protezione per tutto il territorio circostante».

Il presidente Occhiuto ha sottolineato il valore simbolico dell'iniziativa: «Restituire presidi stabili dello Stato significa dare ai giovani la possibilità di costruirsi un futuro senza dover partire». La cerimonia, molto partecipata dai cittadini, si è conclusa con l'augurio che il nuovo commissariato possa rappresentare un argine concreto alle infiltrazioni mafiose e un nuovo punto di riferimento per la popolazione.