Il sindaco Franz Caruso ha deposto il riconoscimento sulla bara del frate cappuccino durante le esequie nella Chiesa della Riforma
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Sigillo civico deposto sul feretro di Padre Fedele
Una città intera si è stretta intorno alla bara di Padre Fedele Bisceglia, il frate cappuccino scomparso nei giorni scorsi e figura amatissima del capoluogo bruzio. Nella mattinata di oggi, durante le esequie celebrate nella Chiesa del Santissimo Crocifisso della Riforma, il sindaco Franz Caruso ha deposto il sigillo civico della città di Cosenza sul feretro del religioso, a testimonianza della riconoscenza collettiva verso una delle personalità più carismatiche della comunità.
«Avevamo pensato di conferirgli il sigillo nella prima settimana di settembre – ha spiegato Caruso – sperando, forse illudendoci, in una sua ripresa. Purtroppo non è stato possibile ed oggi le lacrime accompagnano questo gesto, simbolo dell’affetto sincero della sua gente».
Il legame tra il sindaco e il frate era profondo e consolidato. Caruso, che in passato aveva assunto la sua difesa legale in un processo conclusosi con l’assoluzione in appello, ha ricordato i momenti di vicinanza e amicizia: «Non fui per Fedele solo il suo legale, ma anche confessore, consigliere e soprattutto amico. Condividevamo l’amore per Cosenza e il sogno di una rinascita».
Il conferimento del sigillo civico si aggiunge al murales dedicato a Padre Fedele due anni fa su un pilastro della sopraelevata cittadina, inaugurato alla sua presenza. «Non saranno atti isolati – ha ribadito Caruso –. Vogliamo continuare a celebrare la sua figura come esempio per le nuove generazioni, per il suo impegno totale verso i poveri e gli ultimi».
Le motivazioni del riconoscimento, lette dal consigliere Francesco Turco, sottolineano la forza e l’umiltà con cui Padre Fedele ha affrontato la vita: fondatore dell’Oasi Francescana e del Paradiso dei Poveri, capace di portare il nome di Cosenza oltre i confini regionali con opere di carità in Italia e nel mondo. «Con questo sigillo – si legge – Cosenza onora Padre Fedele come esempio di fede, solidarietà e coraggio, custode dell’anima più autentica della città».