logo
  • Sezioni Cosenza Menu Group

    • Cronaca

    • Politica

    • Cosenza Calcio

    • Attualita

    • Economia e Lavoro

    • Italia Mondo

    • Sanita

    • Sport

    • Cultura

  • Streaming

    • LaC TV 

    • Lac Network

    • LaC OnAir 

  • LaC Network 

    • lacplay.it

    • lactv.it

    • laconair.it

    • lacitymag.it

    • ilreggino.it

    • cosenzachannel.it

    • ilvibonese.it

    • catanzarochannel.it

    • lacapitalenews.it 

  • App

    • Android

    • Apple

    Social
    • Cronaca

    • Politica

    • Sanita

    • Cosenza Calcio

    • Ambiente

    • Societa

    • Cultura

    • Economia e Lavoro

    • Sport

    • Eventi

    • Sezioni Cosenza Menu Group
      • Cronaca

      • Politica

      • Cosenza Calcio

      • Attualita

      • Economia e Lavoro

      • Italia Mondo

      • Sanita

      • Sport

      • Cultura

    • Streaming
      • LaC TV 

      • Lac Network

      • LaC OnAir 

    • LaC Network 
      • lacplay.it

      • lactv.it

      • laconair.it

      • lacitymag.it

      • ilreggino.it

      • cosenzachannel.it

      • ilvibonese.it

      • catanzarochannel.it

      • lacapitalenews.it 

    • App
      • Android

      • Apple

    Social
      Home page>Cronaca>Processo "Reset", udienz...

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende

      Acceso botta e risposta tra uno dei testi di pg e la difesa di Marcello Manna. Il presidente Ciarcia è stato costretto a sospendere la seduta. Ecco comunque tutti i temi trattati
      Antonio Alizzi
      9 luglio 202511:59
      1 of 11
      gallery image

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende
      gallery image

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende
      gallery image

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende
      gallery image

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende
      gallery image

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende
      gallery image

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende
      gallery image

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende
      gallery image

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende
      gallery image

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende
      gallery image

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende
      gallery image

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende

      Processo "Reset", udienza ricca di tensione sul caso Rende

      Tensione (quasi) alle stelle nell’ultima udienza del processo ordinario “Reset“, in corso di svolgimento a Lamezia Terme. Nella seduta processuale del 9 aprile 2024, si è concluso il lungo e faticoso controesame (e conseguente riesame) e nuovo esame dei testimoni chiamati a deporre sul caso Rende. Parliamo delle indagini, tanto per capirci, su Marcello Manna, Pino Munno, Sandro Perri, Massimo D’Ambrosio, Adolfo D’Ambrosio, Eugenio Filice e Orlando Scarlato.

      L’udienza, come dicevamo, è stata agitata soprattutto nelle seconda parte quando il pubblico ministero Vito Valerio ha introdotto l’attività integrativa d’indagine proveniente dai procedimenti penali “Genesi” e “Malarintha“, rispettivamente coordinati dalla procura di Salerno e dalla procura di Cosenza. Si tratta di alcune intercettazioni che hanno riguardato in un caso Marcello Manna e Pino Munno, e nel secondo caso Marcello Manna, Adolfo D’Ambrosio e Massimo D’Ambrosio. Conversazioni che hanno avuto la finalità di irrobustire, secondo l’accusa, il teorema accusatorio sul presunto patto politico-mafioso tra l’allora sindaco di Rende e i due esponenti della famiglia D’Ambrosio.

      Al centro della discussione, la gestione del Palazzetto dello Sport di Rende che nel 2019 era stato oggetto di lavori di riqualificazione. La gestione era tra i “desiderata” di Massimo e Adolfo D’Ambrosio, quest’ultimo uscito di carcere il 13 luglio 2019. Questo, ad onor di cronaca, sarebbe l’aspetto su cui si poggia la presunta corruzione, mentre l’altra questione riguarda la campagna elettorale. Due temi infuocati che hanno surriscaldato il controesame, in particolare quello del militare dell’Arma Sandro Molinaro, di cui daremo conto più avanti.

      Di Puppo (presunto) intermediario di Manna?

      Il primo dato emerso dal controesame è che secondo la Dda Michele Di Puppo, nel 2019, avrebbe agito in qualità di intermediario tra Marcello Manna e i D’Ambrosio. Se n’è parlato in un’intercettazione del 22 maggio 2019, tra alcuni presunti esponenti del “sottogruppo” criminale, operante a Rende, con conversazioni pressoché in italiano, ma con alcune parti trascritte in dialetto. Su questo segmento dibattimentale la difesa di Manna, rappresentato dall’avvocato Nicola Carratelli, ha fatto emergere che tale circostanza non è mai venuta fuori nelle conversazioni tra Munno e Manna. Siamo nella fase del controesame del carabiniere Alfredo Lucanto, un investigatore che conosce bene la “materia Reset”, almeno da quanto si è visto nelle udienze a cui ha partecipato come testimone qualificato.

      Il bar Colibrì

      L’attenzione dell’avvocato Nicola Carratelli si è poi spostata sulla vicenda del bar Colibrì che in un periodo precedente alle intercettazioni era stato gestito dalla moglie di Adolfo D’Ambrosio. Gestione su cui c’è stato in seguito il provvedimento di revoca dell’amministrazione Manna che non ha riguardato però il periodo delle indagini. Si è passati quindi alla posizione di Sandro Perri. Siamo nel mese di aprile 2019, quando i D’Ambrosio iniziano a parlare del sostegno che avrebbero dovuto dare a Munno. Qui secondo la difesa il nome di Manna non compare, così come quando si fa riferimento alle modalità, ovvero della possibilità di fare il voto disgiunto, dando – secondo quanto prospettato dalla difesa – preferenze al candidato alla carica di consigliere comunale Pino Munno ma come futuro sindaco all’avvocato Massimiliano De Rose. Sandro Perri, la cui residenza ha detto Lucanto era stata cambiata nel 2019, ma l’avvocato Giuseppe De Marco al termine dell’udienza ha fatto acquisire il certificato che in realtà la mutazione era avvenuta nel 2016, avrebbe mostrato reticenza nel votare Manna e Munno e sul punto, secondo la Dda, sarebbe intervenuto Massimo D’Ambrosio.

      L’altro sostegno elettorale

      In un ulteriore passaggio del 27 aprile 2019, sempre rispetto a quanto dichiarato da Massimo D’Ambrosio, non si farebbe riferimento a Manna, ma alla coppia Munno-Rausa, anche se l’avvocato Carratelli, richiamando una conversazione con un titolare di autoricambi, negozio situato nella zona di Quattromiglia, ha rilevato che Massimo D’Ambrosio avrebbe fatto il nome di Francesco Midulla, soggetto uscito fuori nella precedenza udienza, ma che ricordiamo non è imputato in “Reset”. Sempre in controesame ci si è focalizzati su una cena, avvenuta il 22 maggio 20219, dove non si discuteva di Manna e nelle conversazioni, ha evidenziato la difesa dell’ex sindaco di Rende, si parlava di Munno. In previsione del turno di ballottaggio invece non ci sono stati colloqui intercettati.

      Palazzetto dello Sport

      Il controesame di Lucanto è entrato nel vivo quando l’avvocato Carratelli ha introdotto la tematica del Palazzetto dello Sport. Il legale ha fatto ricordare al teste la data di uscita dal carcere di Adolfo D’Ambrosio, 13 luglio 2019, chiedendo se Manna si fosse impegnato il 19 luglio a dare il Palazzetto dello Sport a Rende. Per la pg la questione sarebbe questa, descritta poi nel capo d’imputazione, mentre per la difesa non c’è stata alcuna promessa che non si desumerebbe neanche da una conversazione a due tra Massimo D’Ambrosio e Ivan Montualdista, i quali avrebbero riferito su un progetto da presentare a Rende.

      Gara e data in cui sono terminati i lavori di riqualificazione

      In tale contesto si inserisce l’imputato Eugenio Filice che la difesa di Manna ha evidenziato in modo particolare, circoscrivendo i rapporti al fatto che l’avvocato penalista avesse scelto il fisioterapista come punto di riferimento per sottoporsi ad alcune cure. Nelle prime battute, inerenti al fatto che i D’Ambrosio volevano incontrare Manna, Filice non aveva il numero personale dell’ex primo cittadino rendese. Poi si è entrati nel merito, parlando di delibere e tempistiche. La gara per il Palazzetto dello Sport è stata indetta il 30 novembre 2018, l’affidamento alla Tecnoimpianti invece è arrivato a gennaio 2019 e i lavori di riqualificazione sono terminati il 30 dicembre 2020, salvo opere accessorie che sarebbero state realizzate in seguito. In sostanza, la consegna della struttura all’amministrazione Manna è giunta il 3 settembre 2021. E allora l’avvocato Carratelli si è posto la seguente domanda: «Amministrativamente parlando, Manna come poteva prendere impegni se la consegna non era attuale?». Questo è uno degli argomenti difensivi.

      La Rende Serviizi

      Infine, nella parte finale del controesame di Lucanto, l’avvocato Carratelli ha chiesto al teste se era a conoscenza delle finalità delle cooperative di tipo B, come la Rende Servizi, e il militare dell’Arma ha spiegato che ne fanno parte pregiudicati con il fine di riabilitarli. Il tutto si è chiuso con l’assunto dell’investigatore che Manna e Munno temevano di essere intercettati, senza dimenticare che il 14 settembre 2019, Montualdista a Remo Florio avrebbe fatto intendere che ai D’Ambrosio gli avrebbero affidato il Palazzetto dello Sport. «Una considerazione di Montualdista», ha chiosato l’avvocato Carratelli.

      Il Riesame del pm

      Il pm Vito Valerio nel riesame ha fatto specificare alcune cose. In primis, che Massimo D’Ambrosio aveva interessa a sostenere l’elezione di Marcello Manna e Pino Munno, rilevando dalle intercettazioni che «sto portando avanti a Manna e Munno», avrebbe detto il fratello di Adolfo. Ancora in riferimento a Francesco Midulla, la Dda di Catanzaro, attraverso le parole del testimone, ha fatto intendere come non ci siano state evidenze del sostegno concreto dei D’Ambrosio a Midulla, sottolineando invero che Aldo D’Ambrosio, figlio del presunto boss, già al 41 bis per “Vulpes“, era un amico di vecchia data di Midulla e che il presunto apporto elettorale allo stesso, non era condiviso da Massimo D’Ambrosio, zio del ragazzo, il quale sarebbe stato anche rimproverato di aver speso il cognome che porta accanto a quello di Francesco Midulla.

      Qui si è registrato il primo fermento dibattimentale allorquando la pubblica accusa, parlando delle sezioni citate nelle indagini difensive condotte dall’avvocato Gianluca Garritano, ha inteso chiedere se vi siano stati accertamenti anche sulle altre (21, 22 e 33), cosa che nella scorsa udienza era stata negata dal testimone. Le difese lo hanno inteso come una violazione del diritto di difesa che ha costretto il presidente Ciarcia ad intervenire affinché se ne capisse di più. Il pm Valerio ha escluso che vi sia stata una nuova attività integrativa d’indagine, rifacendosi a quanto contenuto nei documenti depositati dall’avvocato Garritano. Dopodiché, riguardo ai rapporti tra Pino Munno e Massimo D’Ambrosio, dai tabulati telefonici si evincerebbe che tutte le chiamate sarebbero state effettuate dal fratello di Adolfo, ad eccezione di una che sarebbe stata ricevuta dall’imputato oggi ancora detenuto. Sul bar Colibrì, la teoria della Dda è che la revoca sia avvenuta in quanto la struttura poteva essere oggetto di un’inchiesta antimafia.

      La difesa di Massimo D’Ambrosio

      Amelia Ferrari, difensore di Massimo D’Ambrosio insieme all’avvocato Valerio Murgano, si è soffermata su una presunta riunione alla quale avrebbero partecipato Munno, Massimo D’Ambrosio, Sandro Perri e una donna allo stato non identificata. «Dove sono andati?» ha chiesto l’avvocato Ferrari, riferendosi alla presunta intenzione dei presenti di recarsi a casa di qualcuno.

      In realtà, secondo la penalista, questa circostanza non è stata dimostrata, e in riferimento alla posizione del suo assistito, ha chiesto e ottenuto di far acquisire questa annotazione dove non sarebbe menzionato il numero esatto di persone né vi sia certezza che abbiano varcato tutti la stessa soglia. Così, sempre l’avvocato Ferrari, facendo una sintesi estremamente significativa ha chiesto al teste: «Ma quindi cosa hanno ottenuto i D’Ambrosio rispetto a quanto gli viene attribuito?». Ed allora si è parlato del fatto che non hanno avuto il Palazzetto dello Sport, non hanno ottenuto un’altra volta la gestione del Bar Colibrì e Aldo Andrea (figlio di Massimo D’Ambrosio) non ha mai lavorato al comune. «Atti intimidatori, denunce, voto di scambio?», insomma per la difesa mancano i riscontri.

      Patitucci libero a dicembre 2019

      Pure l’avvocato Murgano ha incalzato il teste Lucanto, il quale ha affermato che nella fase cruciale della campagna elettorale Francesco Patitucci era libero. In realtà, il boss di Cosenza era in carcere perché detenuto sia per la detenzione della pistola che per l’ordinanza cautelare dell’omicidio di Luca Bruni. Circostanza confermata dagli atti di “Reset“, quando lo stesso Patitucci, intercettato dalla Finanza, auspica che il giudice del processo di secondo grado possa leggersi le carte e assolverlo dal reato gravissimo. Cosa poi è avvenuta il 4 dicembre 2019, giorno in cui la Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro lo ha assolto e scarcerato. Ma è un fatto legato anche al processo contro Petrini e Manna. L’appello si terrà a breve.

      L’altro esame dibattimentale

      E veniamo alla parte più tesa dell’udienza odierna coincisa con l’escussione del carabiniere Sandro Molinaro che ha svolto attività integrativa riascoltando le intercettazioni provenienti da “Genesi” e “Malarintha“. Le difese hanno sollevato l’eccezione riguardo il mancato depositato dei decreti autorizzativi che in realtà la Dda ha mostrato dopo una breve pausa.

      Nell’esame condotto dal pubblico ministero Vito Valerio, il teste qualificato ha ripreso il discorso inerente ai D’Ambrosio, i quali erano infastiditi che Francesco Midulla andasse in giro per la città a spendere il nome di Massimo e Adolfo senza che loro condividessero questa cosa. I due fratelli avevano deciso di sostenere la coalizione capeggiata da Manna. Nel corso della deposizione, il militare dell’Arma ha detto che Munno riteneva che Massimo Ciancio comandasse a Rende e di parlare quindi con la sua compagna per avere un sostegno, con l’intermediazione di due avvocati penalisti. Manna, tuttavia, aveva frenato il suo candidato dicendo che non c’era bisogno di fare questo tipo di telefonate perché stavano conducendo una campagna elettorale in maniera lecita, corretta e trasparente. Il dubbio investigativo più rilevante riguarda forse la frase “siamo pieni come un uovo“.

      Per la Dda si tratta della consapevolezza che i due fossero certi di essere intercettati, ma l’interpretazione difensiva è quella di un ampio sostegno che escludeva pertanto ogni condotta oltre i limiti di legge. E ancora, la conversazione proveniente da “Genesi“, dove Manna parlava “vis a vis” in Comune con Massimo D’Ambrosio e Adolfo D’Ambrosio. L’allora sindaco aveva proposto di attivare una pratica di “Resto al Sud” e la struttura che doveva essere consegnata a breve era quella del Palazzetto. Interpretazione che serve per mantenere ferma la teoria accusatoria. Infine, l’abbassamento di voce di Manna sarebbe da ricondurre al fatto che il primo cittadino in quel momento non voleva farsi sentire dalle “cimici“.

      Il nuovo controesame di Carratelli

      L’avvocato Carratelli ha chiesto al teste se era a conoscenza delle condizioni di salute di Marcello Manna alla data del 17 febbraio 2020. «Non so come stava» ha risposto Molinaro. Poi il controesame è stato animato da un primo scambio di battute tra difesa e testimone sul fatto che Massimo D’Ambrosio avesse detto alla moglie di essere stato ricevuto nella stanza di Francesco, il segretario di Manna. Il penalista ha invece domandato se avessero fatto un sopralluogo per rendersi conto che la scrivania di Francesco era in realtà nella stessa stanza del sindaco. Quindi la difesa non ha compreso come questa intercettazione non fosse presente nella discovery di “Malarintha“, visto che il periodo intercettato partiva da aprile 2019 e finiva ad ottobre dello stesso anno. Il teste ha poi dichiarato che la polizia giudiziaria non si è posto il problema sul fatto che Munno volesse contattare la compagna di Ciancio, atteso che il pregiudicato sarebbe intraneo al gruppo D’Ambrosio. Si è lasciato intendere dunque che non c’era bisogno di alcun contatto esterno per avvicinare la donna che poteva avere tanti voti da far confluire nello schieramento in favore di Manna.

      Tensione tra difesa e teste

      Il momento più alto di tensione è arrivato quando l’avvocato Carratelli ha messo sul piatto la questione del Palazzetto dello Sport di Rende sul piano amministrativo, parlando di Dodaro e del rapporto di parentela con Di Puppo. Su questa vicenda c’è stata una pronuncia del Consiglio di Stato, di cui abbiamo dato conto. «Non abbiamo accertato frequentazioni di tipo amicale o altro tra Dodaro e D’Ambrosio» ha chiarito il teste che qualche minuto dopo, sentendosi probabilmente “pressato” dalle domande di Carratelli, ha risposto in malo modo a uno dei decani del foro di Cosenza. «Avvocato, lei è indisponente». Apriti cielo.

      L’avvocato penalista ha alzato i toni, rimproverando al carabiniere di essersi rivolto in maniera poco consona a un professionista che 40 anni conduce la sua attività con rigore e rispetto verso tutti. Il presidente Ciarcia, a questo punto, ha perso la pazienza sospendendo l’udienza per una decina di minuti. La magistrata, volgendo verso la Camera di Consiglio, ha indicato il pm quale responsabile dell’aula e lo stesso magistrato pugliese si è dapprima adoperato per calmare l’avvocato Carratelli e in seconda battuta ha invitato il “suo” testimone a tenere un atteggiamento più sereno. Il tutto si è chiuso a fine udienza con le scuse di Molinaro al tribunale e al penalista. Scuse ovviamente accettate, non prima di aver ascoltato la dura reprimenda della togata Ciarcia che ha ribadito un concetto semplice e chiaro: le domande dell’accusa e della difesa non sono contro la persona escussa ma risultano utili ai fini dell’accertamento della verità processuale.

      Una volta ripreso il controesame, l’avvocato Carratelli ha fatto riferimento alla parola “struttura“, ritenendo che la stessa possa chiarire in realtà il contenuto della conversazione tra Manna e i due D’Ambrosio, durata in tutto quattro minuti. In sostanza, secondo la difesa si deve intendere la realizzazione di un centro estetico, scartando quindi l’ipotesi Palazzetto dello Sport.

      Ancora agitazione in udienza prima del rinvio

      Anche durante le domande poste dall’avvocato Amelia Ferrari a Molinaro, le acque sono state abbastanza agitate. Punto focale il quesito avanzato dal difensore circa le celle o il gps sul presunto incontro avuto tra Massimo D’Ambrosio ed altre persone. Anche in questo caso è intervenuto il presidente Ciarcia chiedendo spiegazioni su alcune affermazioni fatte dal teste di pg. A seguire l’avvocato Murgano che ha ottenuto una risposta pro difensiva circa il fatto che Massimo D’Ambrosio non avrebbe dato ordini di votare qualcuno con modalità tipicamente mafiose. Sulla stessa falsariga il controesame dell’avvocato Gianluca Garritano, secondo cui nel pacchetto di voti che avrebbe portato un soggetto di Rende a Munno non ci sarebbe stata alcuna finalità illecita, ma soltanto un interesse elettorale né tantomeno che Munno ai D’Ambrosio abbia mai parlato di Ciancio. In conclusione, rispondendo alla domanda dell’avvocato Anna Spada, co-difensore di Eugenio Filice, il testimone ha detto di non essere a conoscenza del fatto che i D’Ambrosio erano pazienti del fisioterapista rendese. Nella prossima udienza si affronterà di nuovo il gruppo Porcaro.

      Processo “Reset”, rito ordinario: gli imputati

      • Fabrizio Abate (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Giovanni Abruzzese (difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Antonio Quintieri)
      • Fiore Abbruzzese detto “Ninuzzo” (difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari e Antonio Quintieri)
      • Franco Abbruzzese detto “a Brezza” o “Il Cantante” (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Rosaria Abbruzzese (difesa dagli avvocati Antonio Quintieri e Filippo Cinnante)
      • Giovanni Aloise detto “mussu i ciuccio” (difeso dall’avvocato Gianpiero Calabese)
      • Pierangelo Aloia (difeso dall’avvocato Giulio Tarsitano)
      • Armando Antonucci detto il dottore (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Rosina Arno (difesa dagli avvocati Luca Acciardi e Fiorella Bozzarello)
      • Ariosto Artese (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Giorgio Misasi)
      • Rosario Aurello (difeso dall’avvocato Ferruccio Mariani)
      • Danilo Bartucci (difeso dall’avvocato Giuseppe Manna)
      • Giuseppe Bartucci (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Nicola Carratelli) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Giuseppe Belmonte (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Massimo Benvenuto (difeso dall’avvocato Rosario Carbone)
      • Luigi Berlingieri detto “Faccia d’angelo” (difeso dagli avvocati Nicola Rendace)
      • Antonio Bevilacqua (difeso dall’avvocato Giorgia Greco)
      • Cosimo Bevilacqua (difeso dagli avvocati Maurizio Nucci e Cesare Badolato)
      • Nicola Bevilacqua (difeso dagli avvocati Giampiero Calabrese e Antonio Ingrosso)
      • Agostino Briguori (difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Sergio Rotundo)
      • Giuseppe Broccolo (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Andrea Bruni (difeso dagli avvocati Luca Acciardi ed Emilia Spadafora)
      • Pasquale Bruni – classe 1979 (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Cristian Cristiano)
      • Pasquale Bruni (difeso dagli avvocati Fiorella Bozzarello)
      • Carmelina Bruniani (difesa dall’avvocato Luca De Munda)
      • Alfredo Bruno (difeso dall’avvocato Francesco Calabrò
      • Ernesto Campanile (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Carmine Caputo (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Damiano Carelli (difeso dall’avvocato Aldo Zagarese ed Enzo Belvedere)
      • Placido Cariello
      • Andrea Carpino (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
      • Andrea Vincenzo Caruso (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
      • Francesco Casella (difeso dagli avvocati Vincenzo Guglielmo Belvedere e Fabio Bonofiglio)
      • Michele Castiglione (difeso dagli avvocati Carlo Beltrani e Antonio Quintieri)
      • Andrea Cello (difeso dall’avvocato Francesco Calabrò)
      • Federico Chianello (difeso dall’avvocato Pierfrancesco Russo)
      • Antonio Chiodo (difeso dall’avvocato Domenico Caputo)
      • Massimo Ciancio (difeso dall’avvocato Luca Acciardi e Annamaria Domanico)
      • Giuseppe Cirillo (difeso dall’avvocato Raffaele Rigoli)
      • Antonio Colasuonno (difeso dagli avvocati Chiara Penna) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Cesare Conte (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
      • Antonio Covelli (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Aldo Andrea D’Ambrosio (difeso dall’avvocato Amelia Ferrari)
      • Emma D’Ambrosio (difesa dall’avvocato Amelia Ferrari)
      • Massimo D’Ambrosio (difeso dall’avvocato Amelia Ferrari e Valerio Murgano)
      • Alessio De Cicco (difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino)
      • Sergio Del Popolo (difeso dagli avvocati Saverio Spadafora e Antonio Quintieri)
      • Pietro De Mari (difeso dall’avvocato Rossana Cribari)
      • Antonio De Rose (difeso dagli avvocati Raffaele Massimo Greco e Maurizio Nucci)
      • Pasquale De Rose (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Armando De Vuono (difeso dall’avvocato Matteo Cristiani e Giuseppe Filice) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Giovanni Drago (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo)
      • Patrizia Drago (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Stefania Calabrese)
      • Angelo Falcone (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro)
      • Umile Ferraro (difeso dall’avvocato Pasqualino Maio)
      • Eugenio Filice (difeso dagli avvocati Franco Sammarco ed Eduardo Florio)
      • Anna FIorillo (difeso dall’avvocato Francesco Santelli)
      • Remo Florio (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Fabrizio Fuoco (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Giovanni Garofalo (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Rosanna Garofalo (difesa dall’avvocato Laura Gaetano)
      • Mario Gervasi (difeso dall’avvocato Cesare Badolato)
      • Fabio Giannelli (difeso dall’avvocato Osvaldo Rocca) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Fabrizio Gioia (difeso dall’avvocato Matteo Cristiani)
      • Giovanni Grandinetti (difeso dall’avvocato Nicola Rendace)
      • Simone Greco (difeso dall’avvocato Andrea Sarro)
      • Stefano Grosso (difeso dall’avvocato Francesco Vetere)
      • Sergio La Canna (difeso dall’avvocato Giampiero Calabrese)
      • Umile Lanzino (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Fabio Laratta (difeso dall’avvocato Pasquale Marzocchi)
      • Massimiliano Lo Polito (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Silvia Lucanto (difesa dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
      • Antonio Lucà (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Gianluca Maione (difeso dall’avvocato Riccardo Maria Panno)
      • Cosimo Manzo (difeso dagli avvocati Linda Boscaglia e Giuseppe Malvasi) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Marcello Manna (difeso dagli avvocati Nicola Carratelli e Giandomenico Caiazza)
      • Francesco Marchiotti (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Stefano Antonio Marigliano (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Roberta Maritato (difesa dall’avvocato Marco Bianco)
      • Andrea Mazzei (difeso dagli avvocati Alessandro Diddi e Sergio Rotundo)
      • Cosimo Manzo
      • Lauretta Mellone (difesa dagli Amelia Ferrari e Erik Siciliano)
      • Giuseppe Midulla (difeso dagli avvocati Cristian Cristiano)
      • Bruno Mollica (difeso dall’avvocato Francesco Febbraio)
      • Giuseppe Mondera (difeso dall’avvocato Giuseppe Manna)
      • Francesco Morabito (difeso dagli avvocati Vincenzo Nobile e Domenico Nobile)
      • Alessandro Morrone (difeso dagli avvocati Giuseppe Malvasi e Domenico De Rosa)
      • Filippo Morrone (difeso dall’avvocato Piergiuseppe Cutrì)
      • Pino Munno (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Silvio Orlando (difeso dall’avvocato Pasquale Naccarato)
      • Massimo Palermo (difeso dall’avvocato Vincenzo Saccomanno)
      • Francesco Papara (difeso dall’avvocato Angela D’Elia)
      • Mario Perri (difeso dall’avvocato Giampiero Calabrese)
      • Sandro Perri (difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco)
      • Giuseppe Perrone (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo)
      • Antonio Pignataro (difeso dagli avvocati Marco Bianco e Giuseppe Bruno)
      • Ciro Pignataro (difeso dagli avvocati Marco Bianco e Giuseppe Bruno)
      • Giuseppe Piromallo (difeso dall’avvocato Luca Acciardi)
      • Antonio Carmine Policastri (difeso dall’avvocato Aldo Zagarese)
      • Antonio Presta “Tonino” (difeso dagli avvocati Carlo Esbardo e Franco Locco)
      • Giuseppe Presta (difeso dagli avvocati Lucio Esbardo e Franco Locco) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Domenico Prete (difeso dall’avvocato Rossana Bozzarello)
      • Remo Prete (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Sergio Raimondo (difeso dall’avvocato FIlippo Cinnante)
      • Paolo Recchia (difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino)
      • Andrea Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Luca Acciardi)
      • Ines Reda (difesa dagli avvocati Mario Ossequio e Angela Caputo)
      • Francesco Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio ed Enzo Belvedere)
      • Paolo Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Stefania Calabrese)
      • Marcello Rizzuti (difeso dagli avvocati Bruno Bonaro e Pietro Mancuso)
      • Danny Romano (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Massimiliano Rossiello (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro)
      • Cristian Francesco Ruffolo (difeso dall’avvocato Luca Acciardi) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Rosa Rugiano (difesa dall’avvocato Rodolfo Alfieri)
      • Antonio Russo (difeso dall’avvocato Roberto Deni)
      • Domenico Salerno (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Domenico Sannà (difeso dall’avvocato Giuseppe Bruno)
      • Orlando Scarlato (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Salvatore Sesso (difeso dall’avvocato Vincenzo Tridico)
      • Mario Sirangelo (difeso dall’avvocato Fabio Parise)
      • Alessandro Stella (difeso dall’avvocato Domenico Caputo)
      • Francesco Stola (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Cristian Cristiano)
      • Francesco Tassone (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Francesca Tiralongo (difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco)
      • Vittorio Toscano (difeso dall’avvocato Senese) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Ivan Trinni (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
      • Mario Trinni (difeso dagli avvocati Maurizio Nucci e Antonio Spataro)
      • Danilo Turboli (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Francesco Veltri (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Alessandro Bavaro)
      • Massimo Volpentesta (difeso dall’avvocato Ugo Ledonne)
      • Sandro Vomero (difeso dagli avvocati Lucio Esbardo e Antonio Quintieri)
      • Cristian Vozza (difeso dall’avvocato Mariarosa Bugliari e Filippo Cinnante)
      1 of 11
      Tag
      'Ndrangheta · Cosenza · Rende · Reset

      Tutti gli articoli di Cronaca

      ULTIMA ORA
      • - 07:14Rende, i capigruppo di maggioranza: «Generazione e Progressisti puerili, dialogo difficile»
      • - 05:36Cosenza-Salernitana senza tifosi ospiti? I granata ora sperano
      • - 04:30Fdi e Ghionna all’attacco del M5S: «A Rende, sulla Palestina, folklore tipico delle ragazze di Conte»
      • - 16:55Processo Reset, Pino Munno dopo l’assoluzione: «Ho servito Rende non la ‘ndrangheta» | VIDEO
      • - 16:48Cosenza, il vice del ds Fabio Lupo sarà Domenico Roma
      • - 16:09Cirò Marina, incidente sulla statale 106: tre persone ferite e strada chiusa in entrambe le direzioni
      • - 07:14Rende, i capigruppo di maggioranza: «Generazione e Progressisti puerili, dialogo difficile»
      • - 05:36Cosenza-Salernitana senza tifosi ospiti? I granata ora sperano
      • - 04:30Fdi e Ghionna all’attacco del M5S: «A Rende, sulla Palestina, folklore tipico delle ragazze di Conte»
      • - 16:55Processo Reset, Pino Munno dopo l’assoluzione: «Ho servito Rende non la ‘ndrangheta» | VIDEO
      • - 16:48Cosenza, il vice del ds Fabio Lupo sarà Domenico Roma
      • - 16:09Cirò Marina, incidente sulla statale 106: tre persone ferite e strada chiusa in entrambe le direzioni
      • - 07:14Rende, i capigruppo di maggioranza: «Generazione e Progressisti puerili, dialogo difficile»
      • - 05:36Cosenza-Salernitana senza tifosi ospiti? I granata ora sperano
      • - 04:30Fdi e Ghionna all’attacco del M5S: «A Rende, sulla Palestina, folklore tipico delle ragazze di Conte»
      • - 16:55Processo Reset, Pino Munno dopo l’assoluzione: «Ho servito Rende non la ‘ndrangheta» | VIDEO
      • - 16:48Cosenza, il vice del ds Fabio Lupo sarà Domenico Roma
      • - 16:09Cirò Marina, incidente sulla statale 106: tre persone ferite e strada chiusa in entrambe le direzioni
      Controlli a tappeto

      Amantea, scattano i sigilli per un lido: struttura chiusa per irregolarità nei permessi

      Non si ha ancora un quadro chiaro su quali anomalie siano state riscontrate ma si può ipotizzare che siano collegate alle varie feste notturne che la struttura ha organizzato in questo inizio d’estate
      Redazione Cronaca
      Amantea, scattano i sigilli per\u00A0un lido: struttura chiusa per irregolarità nei permessi\n
      ZONA PROTETTA

      Morano Calabro, abusivismo edilizio nel Parco del Pollino

      I Carabinieri forestali hanno proceduto al sequestro dell’area e alla denuncia del proprietario per abusivismo edilizio
      Redazione
      Morano Calabro, abusivismo edilizio nel Parco del Pollino
      La sentenza

      San Marco Argentano, bruciò rifiuti agricoli: assolto imprenditore per tenuità del fatto

      La decisione del tribunale di Cosenza: il fuoco era di piccole dimensioni, rifiuti non pericolosi e nessun rischio concreto per l’ambiente
      Redazione
      San Marco Argentano, bruciò rifiuti agricoli: assolto imprenditore per tenuità del fatto\n
      L’intervista

      Processo Reset, Pino Munno dopo l’assoluzione: «Ho servito Rende non la ‘ndrangheta» | VIDEO

      L'ex assessore racconta i tre anni di istruttoria dibattimentale, la sofferenza della famiglia, la voglia di riscatto e la sua visione per il futuro della città
      Antonio Alizzi
      Processo Reset, Pino Munno dopo l’assoluzione: «Ho servito Rende non la ‘ndrangheta» | VIDEO\n

      Video Consigliati

      VEDI TUTTI
      Cronaca

      Pino Munno assolto nel processo Reset: «Mai servito la 'ndrangheta»

      Intervista all'ex assessore di Rende Pino Munno, assolto nel processo Reset: tre anni di silenzio, sofferenza familiare e la volontà di tornare alla normalità.

      1 agosto 2025
      Ore 16:55
      Pino Munno assolto nel processo Reset: «Mai servito la 'ndrangheta»
      Cronaca

      Incidente sulla SS107 “Silana Crotonese” in località Celico

      Due auto coinvolte, due feriti e strada chiusa al traffico. Anas e forze dell’ordine sono al lavoro per ripristinare la viabilità

      1 agosto 2025
      Ore 08:13
      Incidente sulla SS107 “Silana Crotonese” in località Celico
      Societa

      Paura per l'allarme tsunami in Giappone, parla il social creator Rattacaso

      Il content creator Giovanni Rattacaso, originario di Tortora e residente in Giappone, racconta sui social l’allerta tsunami dopo il sisma in Kamchatka: «Situazione sotto controllo».

       

      31 luglio 2025
      Ore 11:27
      Paura per l'allarme tsunami in Giappone, parla il social creator Rattacaso
      Società

      Sergio Bernal allo Scolacium di Borgia

      Il “Re del flamenco” Sergio Bernal conclude la tournée italiana con uno spettacolo al Parco Scolacium di Borgia. Tra danza, musica e cultura spagnola.

       

      31 luglio 2025
      Ore 16:04
      Sergio Bernal allo Scolacium di Borgia
      Societa

      Paura per l'allarme tsunami in Giappone, parla il social creator Rattacaso

      Il content creator Giovanni Rattacaso, originario di Tortora e residente in Giappone, racconta sui social l’allerta tsunami dopo il sisma in Kamchatka: «Situazione sotto controllo».

       

      31 luglio 2025
      Ore 11:27
      Paura per l'allarme tsunami in Giappone, parla il social creator Rattacaso
      Società

      Sergio Bernal allo Scolacium di Borgia

      Il “Re del flamenco” Sergio Bernal conclude la tournée italiana con uno spettacolo al Parco Scolacium di Borgia. Tra danza, musica e cultura spagnola.

       

      31 luglio 2025
      Ore 16:04
      Sergio Bernal allo Scolacium di Borgia
      Cronaca

      Pino Munno assolto nel processo Reset: «Mai servito la 'ndrangheta»

      Intervista all'ex assessore di Rende Pino Munno, assolto nel processo Reset: tre anni di silenzio, sofferenza familiare e la volontà di tornare alla normalità.

      1 agosto 2025
      Ore 16:55
      Pino Munno assolto nel processo Reset: «Mai servito la 'ndrangheta»
      Cronaca

      Incidente sulla SS107 “Silana Crotonese” in località Celico

      Due auto coinvolte, due feriti e strada chiusa al traffico. Anas e forze dell’ordine sono al lavoro per ripristinare la viabilità

      1 agosto 2025
      Ore 08:13
      Incidente sulla SS107 “Silana Crotonese” in località Celico
      Societa

      Paura per l'allarme tsunami in Giappone, parla il social creator Rattacaso

      Il content creator Giovanni Rattacaso, originario di Tortora e residente in Giappone, racconta sui social l’allerta tsunami dopo il sisma in Kamchatka: «Situazione sotto controllo».

       

      31 luglio 2025
      Ore 11:27
      Paura per l'allarme tsunami in Giappone, parla il social creator Rattacaso
      Società

      Sergio Bernal allo Scolacium di Borgia

      Il “Re del flamenco” Sergio Bernal conclude la tournée italiana con uno spettacolo al Parco Scolacium di Borgia. Tra danza, musica e cultura spagnola.

       

      31 luglio 2025
      Ore 16:04
      Sergio Bernal allo Scolacium di Borgia
      Cronaca

      Pino Munno assolto nel processo Reset: «Mai servito la 'ndrangheta»

      Intervista all'ex assessore di Rende Pino Munno, assolto nel processo Reset: tre anni di silenzio, sofferenza familiare e la volontà di tornare alla normalità.

      1 agosto 2025
      Ore 16:55
      Pino Munno assolto nel processo Reset: «Mai servito la 'ndrangheta»
      Cronaca

      Incidente sulla SS107 “Silana Crotonese” in località Celico

      Due auto coinvolte, due feriti e strada chiusa al traffico. Anas e forze dell’ordine sono al lavoro per ripristinare la viabilità

      1 agosto 2025
      Ore 08:13
      Incidente sulla SS107 “Silana Crotonese” in località Celico
      La tragedia

      Trovato morto in una scarpata il medico Antonio Blaganò: individuato dai Cacciatori di Calabria

      VIDEO | Il corpo senza vita del 67enne di Lamezia è stato rinvenuto a ridosso di una fiumara a pochi chilometri dal luogo di ritrovamento dell’auto, nel comune di San Mango d’Aquino
      Giampaolo Cristofaro
      Trovato morto in una scarpata il medico Antonio Blaganò:\u00A0individuato dai Cacciatori di Calabria\n
      Scontro nel Crotonese

      Incidente sulla 106 a Cirò Marina, tre i veicoli coinvolti: ferite 3 persone

      Il tratto di strada è temporaneamente chiuso al traffico in entrambe le direzioni. Sul posto Anas, 118 e forze dell’ordine. In corso di accertamento le cause dell’impatto
      Redazione Cronaca
      Incidente sulla 106 a Cirò Marina, tre i veicoli coinvolti: ferite 3 persone\n
      Attenzione

      Cirò Marina, incidente sulla statale 106: tre persone ferite e strada chiusa in entrambe le direzioni

      Il sinistro, le cui cause sono in corso di accertamento, ha coinvolto tre veicoli provocando il ferimento di tre persone
      redazione
      Cirò Marina, incidente sulla statale 106: tre persone ferite e strada chiusa in entrambe le direzioni\n
      La storia

      Pompeo Panaro, l’omicidio più “doloroso” di Paola compie quarantatré anni

      Il 28 luglio del 1982 la ‘ndrangheta uccideva il commerciante ed ex sindaco della città di San Francesco, la scelta di eliminarlo fu determinata da un sospetto infondato
      Marco Cribari
      Pompeo Panaro, l’omicidio più “doloroso” di Paola compie quarantatré anni
      Controlli d’estate

      Corigliano Rossano, sequestrata discoteca estiva sulla spiaggia

      Mancanza di autorizzazioni e carenze organizzative alla base del provvedimento emesso dalla Procura di Castrovillari
      Matteo Lauria
      Corigliano Rossano, sequestrata discoteca estiva sulla spiaggia\n
      Viabilità interrotta

      Incidente sulla statale 107 “Silana-Crotonese” a Celico: due feriti e strada chiusa al traffico

      Scontro tra due auto al km 59,800. Traffico deviato, intervento in corso di Anas e forze dell’ordine
      Redazione
      Incidente sulla statale 107 “Silana-Crotonese”\u00A0a Celico: due feriti e strada chiusa al traffico\n
      Attenzione

      Fuscaldo, incidente sulla statale 18: disagi per il traffico rallentato

      Sul posto polizia, personale anas e due ambulanze
      redazione
      Fuscaldo, incidente sulla statale 18: disagi per il traffico rallentato\n
      Violenza in ospedale

      Corigliano Rossano, pretende visite non urgenti in pronto soccorso e tenta di aggredire i medici

      Il 46enne, bloccato e accompagnato all’interno della postazione della Polizia provinciale, è stato identificato

      Matteo Lauria
      Corigliano Rossano, pretende visite non urgenti in pronto soccorso e\u00A0tenta di aggredire i medici\n
      Violenza in corsia

      Corigliano Rossano, pretende visite non urgenti in pronto soccorso: 46enne tenta di aggredire i sanitari

      L’uomo, originario di Terravecchia, ha alzato la voce e si è scagliato contro il personale. Fermato dalla guardia giurata e condotto nella stanza della polizia provinciale, dove è stato identificato
      Matteo Lauria
      Corigliano Rossano, pretende visite non urgenti in pronto soccorso: 46enne tenta di aggredire i sanitari\n
      angeli in… campo

      Cetraro, malore durante una partita: due infermieri salvano la vita a un uomo di 53 anni

      L’intervento eroico di due operatori sanitari in servizio all’ospedale di Cetraro ha evitato una tragedia sul campo del Polisportivo “Gabriele Grosso”
      Alessandro Storino
      Cetraro, malore durante una partita: due infermieri salvano la vita a un uomo di 53 anni
      NEOFASCISMO

      Cosenza, perquisizione in casa di un minorenne: frequentava contesti suprematisti e di estrema destra

      Le indagini hanno fatto emergere un progressivo innalzamento del coinvolgimento di minorenni in contesti di devianza e criminalità minorile in ambiti di eversione e terrorismo interno ed internazionale
      redazione
      Cosenza, perquisizione in casa di un minorenne: frequentava contesti suprematisti e di estrema destra
      Il blitz

      Armi, droga e una bomba a mano, 9 misure cautelari a Cosenza

      L’operazione odierna segue quella del 10 luglio e fa riferimento anche alla tentata rapina aggravata all’ufficio postale di Marano Marchesato a metà giugno
      Redazione
      Armi,\u00A0droga e\u00A0una bomba a mano, 9 misure cautelari a Cosenza
      La tragedia

      Operaio morto a Praia, indagate sette persone. Disposta l’autopsia sul corpo del 33enne

      Nel mirino della Procura di Paola il datore di lavoro, due medici, un’anestesista e tre tra infermieri e Oss. Antonio Maio è deceduto 5 giorni fa dopo un malore in un cantiere
      Redazione Cronaca
      Operaio morto a Praia, indagate sette persone. Disposta l’autopsia sul corpo del 33enne\n
      Indagini in corso

      Intimidazioni a San Giovanni in Fiore, nel mirino la presidente dell’associazione Donne e diritti

      A Stefania Fratto sono stati imbrattati i muri della sua abitazione e, per ben due volte, svitati i bulloni delle ruote dell'auto. Il presidente Occhiuto: «Gesti inaccettabili di inciviltà e degrado»
      Redazione Cronaca
      Intimidazioni a San Giovanni in Fiore, nel mirino la presidente dell’associazione Donne e diritti\n
      Intervento riuscito

      Saracena, sette scout dispersi sul Pollino salvati con l’elicottero dei Vigili del Fuoco | VIDEO

      Recuperati in sicurezza a Piano Novacco: decisivo l’intervento aereo del Drago VF68 da Lamezia Terme
      Redazione
      Saracena, sette scout dispersi sul Pollino salvati con l’elicottero dei Vigili del Fuoco | VIDEO\n
      L’indagine

      Medico scomparso a Nocera, gli occhiali trovati a più di due chilometri dal luogo in cui è stata abbandonata l’auto

      A riconoscere la montatura delle lenti è stata la moglie del dottore. I due cellulari ritrovati in due luoghi diversi. Il figlio: «Perché durante il suo servizio è uscito repentinamente alle 5 del mattino? E dove si dirigeva? Qualcuno lo ha chiamato?»
      Alessia Truzzolillo
      Medico scomparso a Nocera, gli occhiali trovati a più di due chilometri dal luogo in cui è stata abbandonata l’auto\n
      Situazione fuori controllo

      Valle del Crati, i cinghiali fanno razzia di cereali: in ginocchio gli agricoltori della zona

      A lanciare l’allarme il consigliere provinciale di Bisignano Andrea Algieri: «Aumentiamo l’installazione di barriere protettive»

      Massimo Maneggio
      Valle del Crati, i cinghiali fanno razzia di cereali: in ginocchio gli agricoltori della zona
      Il caso

      Movida vietata agli under 14 a Praia, sui social proliferano le testimonianze sull’emergenza sicurezza

      Un imprenditore denuncia di essere stato aggredito verbalmente da un gruppo di ragazzini di dieci o undici anni, dopo averlo bonariamente rimproverati. Un altro solleva la questione delle case sovraffollate: «Sono costretti a girare di notte perché di giorno dormono gli adulti»
      Francesca Lagatta
      Movida vietata agli under 14 a Praia, sui social proliferano le testimonianze sull’emergenza sicurezza\n
      Servizi comunali

      Cosenza, centro storico senz’acqua giovedì 31 luglio

      Interruzione idrica per lavori urgenti su una condotta in Corso Telesio: rubinetti a secco fino a fine giornata
      Redazione
      Cosenza,\u00A0centro storico senz’acqua giovedì 31 luglio\n
      Pagamenti in provincia

      Cosenza, pensioni in pagamento dal 1° agosto

      Poste Italiane informa: accrediti disponibili da venerdì su conti e libretti. Polizza antifurto inclusa per chi preleva con carta
      Redazione
      Cosenza, pensioni in pagamento dal 1° agosto\n
      1
      2
      3
      4
      5
      6
      7
      8
      9
      ...
      PIÙ LETTI
      1

      Arresti a Cosenza per armi, droga e una bomba a mano, 9 misure cautelari

      2

      Cosenza calcio, Citrigno ha offerto 10 milioni

      3
      Clamoroso

      Roberto Occhiuto si dimette e rilancia: «Decidano i calabresi, mi ricandido» | VIDEO

      4

      Trovato morto il medico di Nocera Terinese Antonio Blaganò

      5

      Amantea, scattano i sigilli per un lido

      • Chi Siamo
      • Redazione
      Scarica tutte le nostre app!
      LaC Network
      • Footer 1
        • lacplay.it

        • lactv.it

        • laconair.it

      • Footer 2
        • lacitymag.it

        • lacapitalenews.it

        • ilreggino.it

        • cosenzachannel.it

        • ilvibonese.it

        • catanzarochannel.it

      CosenzaChannel.it © – L’informazione dell’area urbana e provincia

      Diemmecom Società Editoriale - reg. trib. VV 23/05/1989 n°68 - R.O.C. 4049

      Direttore Responsabile Antonio Alizzi

      Vicedirettore Antonio Clausi

      Direttore Editoriale Maria Grazia Falduto

      www.diemmecom.it

      PrivacyNote legali