«Le novità interessanti che arrivano dalla Calabria vengono sottovalutate se non, addirittura, ignorate. Mi riferisco alla nascita del Progetto Riformista per la Calabria, che vede unite le migliori forze di cultura cattolico-popolare, liberal-democratica, socialista-riformista, europeista e risorgimentale. Avendo riscontrato l’assenza nel nostro Paese di un soggetto politico in grado di fare sintesi tra le migliori culture riformiste, in Calabria siamo riusciti a mettere in campo un soggetto unitario con queste caratteristiche che, a nostro modesto avviso, contribuirà a formare una compagine di centro-sinistra in grado di competere con ottime possibilità di successo alle prossime elezioni regionali».

All’indomani della ufficializzazione della candidatura di Pasquale Tridico alla presidenza della Regione Calabria, il sindaco di Rende parla del ruolo svolto da parte del Progetto Riformista per la Calabria e ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: «A Roma dovrebbero apprezzare questa novità calabrese, la quale se sperimentata sullo scenario politico nazionale, potrebbe consentire al centro-sinistra di battere il Presidente Meloni e il suo centrodestra. Una forza politica capace di fare analisi concrete, realistiche e positive come avvenuto nell’individuazione, da parte nostra, di Pasquale Tridico, come candidato ideale per guidare il centro-sinistra calabrese.

Non è la rivendicazione di una primogenitura, ma il ricordo delle iniziative del Progetto Riformista concretizzatesi in una richiesta forte, determinata, motivata all’on. Tridico di scendere in campo; richiesta che è stata accolta da Tridico, che è un self-made man, che non poteva ignorare le esigenze della Calabria, che gli ha dato i natali e che si è sentita orgogliosa di vedere un suo figlio prima presidente dell’Inps e oggi Parlamentare Europeo.

La nostra è stata una analisi serena e scevra da ogni spirito di parte, e proprio per questo è arrivata ad individuare Tridico come candidato Presidente capace di fare sintesi e che, seppure eletto nel Movimento 5Stelle, si presenta con una sua originalità di economista-riformista, le cui capacità sono state apprezzate in Italia ed in Europa».

Dopo aver elencato i motivi per cui l’ex presidente dell’Inps ha tutte le carte in regola per “sottrarre” a Occhiuto la presidenza della Regione, il sindaco di Rende sottolinea il ruolo svolto dagli esponenti politici di centrosinistra che lo hanno affiancato nel corso delle ultime settimane, a partire dal sindaco di Cosenza che, non è un mistero, da tempo accarezzava l’idea di lasciare il Comune per tentare la carta della Cittadella: «Avere messo in campo insieme le forze delle migliori culture riformiste non è stato facile. Per questo motivo sento il dovere di ringraziare di vero cuore tutti i protagonisti di questa vicenda. Da Luigi Incarnato, che insieme al Sindaco Franz Caruso, ha portato nel progetto la migliore cultura socialista-riformista, a Filomena Greco, leader regionale di Italia Viva, che ha saputo condurre la sua formazione politica ad avere una visione chiara e concreta delle esigenze regionali, al leader repubblicano Salvatore Zoccali che ha saputo interpretare la migliore cultura risorgimentale, al giovane Sindaco di Ionadi, Fabio Signoretta, che ci stimola sempre ad avere l’Europa come punto di riferimento, ai giovani della Federazione Rifomista e di Mezzogiorno Federato ed all’amico Franco Petramala, che ha apportato al progetto la migliore cultura cattolica.

Ed in ultimo, ma non per ultimo, i leader di Azione in Calabria, De Nisi e Graziano, che coraggiosamente hanno saputo ricondurre la loro formazione politica nel centro-sinistra, dando ad esso la possibilità concreta di renderlo vincente, grazie anche a questa loro meditata decisione. Quando ci sono novità importanti vuol dire che le forze centripete hanno avuto ragione».

Il passaggio successivo è invece rivolto a quelle che Sandro Principe definisce «forze centrifughe che, impaurite dalle novità, tentano di remare contro. Nei loro confronti, il sindaco di Rende formula un vero e proprio avvertimento: «Arrivati a questo punto, nessuno si può assumere la responsabilità di minare questo grande progetto, che all’inizio della prossima settimana vedrà i protagonisti riuniti per dare un fattivo contributo al programma del Presidente Tridico per il rilancio della Calabria, per una sanità più efficiente, per un ambiente tutelato e protetto, per un territorio protagonista di una crescita programmata, per un settore dei trasporti che, finalmente, possa avere un piano di bacino, per politiche attive del lavoro che possano dare una speranza ai nostri giovani di trovare una occupazione in Calabria, grazie anche ai nostri atenei che debbono mettere a disposizione delle forze produttive le loro capacità di ricerca, per attirare investimenti e per rendere il mondo imprenditoriale calabrese competitivo sul mercato nazionale ed internazionale.

Particolare attenzione, il Progetto Riformista dedicherà al turismo (che quest’anno ha fatto registrare un pericoloso arretramento in Calabria) ed ai servizi sociali, poiché i riformisti non si dimenticano mai di coloro che soffrono e sono rimasti indietro». Quindi, il ruolo del Progetto Riformista per la Calabria non si esaurisce all’individuazione di un nome. Il soggetto politico, e Principe lo dice chiaramente, è pronto a giocare un ruolo attivo nella stesura del programma elettorale e nella compilazione delle liste che sosterranno la candidatura di Pasquale Tridico. Il resto si vedrà.