Recovery, la posizione di Leonardo Bevilacqua torna al Riesame
Secondo la Dda di Catanzaro, l'indagato avrebbe fornito sostanza stupefacente al presunto gruppo capeggiato da Filippo Meduri
Potrebbe tornare in discussione l’ordinanza cautelare di Leonardo Bevilacqua, uno degli indagati dell’operazione Recovery. A stabilirlo è stata la Cassazione che, nella tarda serata di ieri, ha annullato con rinvio il provvedimento restrittivo personale disponendo un nuovo giudizio davanti al Riesame di Catanzaro. Gli ermellini hanno così accolto le censure difensive dell’avvocato Rossana Cribari, difensore di Leonardo Bevilacqua.
Secondo la Dda di Catanzaro, «Cosimo Abbruzzese alias “Cocchino”, Antonio Bevilacqua alias “Il Topo”, Leonardo Bevilacqua, in qualità di partecipi dell’associazione» avrebbero fornito «un contributo indispensabile all’attuazione del programma criminoso di narcotraffico, in quanto, provenienti dalla compagine dei cosiddetti Zingari (di Cassano allo Ionio, il primo; di Cosenza, gli altri), si pongono quali stabili fornitori di cospicui quantitativi di stupefacente, del tipo “eroina“, all’associazione con specifico riferimento al gruppo diretto da Filippo Meduri». La palla torna dunque al Riesame.
I nomi degli indagati
- Cosimo Abbruzzese alias “Cocchino” – difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo
- Emanuele Apuzzo – difeso dagli avvocati Giuseppe Malvasi e Filippo Cannata
- Salvatore Ariello – difeso dagli avvocati Fiorella Bozzarello e Luca Cianferoni
- Luigi Avolio – difeso dagli avvocati Raffaele Brescia e Cesare Badolato
- Bruno Bartolomeo – difeso dall’avvocato Mario Scarpelli
- Giuseppe Bartolomeo – difeso dall’avvocato Ruggero Pio Micieli De Biase
- Gaetano Bartone – difeso dall’avvocato Francesco Chiaia
- Federica Bartucci – difesa dagli avvocati Giuseppe e Marcello Manna
- Antonio Basile – difeso dall’avvocato Tanja Argirò
- Toni Berisa – difeso dall’avvocato Evis Sema
- Enzo Bertocco – difeso dall’avvocato Maurizio Nucci
- Antonio Bevilacqua alias “Il Topo” – difeso dagli avvocati Luigi Luppino e Domenico Caputo (clicca su avanti per leggere i nomi di tutti gli indagati)
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