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In concomitanza all’approvazione del Bilancio consolidato 2020, durante il Consiglio comunale le forze politiche hanno discusso della questione Amaco. È uno dei soggetti giuridici che compone il Gruppo di Amministrazione Pubblica (GAP) del Comune di Cosenza. La controllata di Palazzo dei Bruzi sta vivendo una crisi che nelle ultime settimane ha catalizzato l’attenzione dei sindacati per le richieste di aiuto provenienti dai lavoratori.
Giuseppe D’Ippolito (FdI) ha dato il la al botta e risposta tra i consiglieri rivolgendosi direttamente a Francesco Giordano che aveva appena presentato la propria relazione sull’esercizio da approvare. «Assessore – ha detto – lei sa che ci sono delle società dormienti che in passato abbiamo cercato di eliminare dalle voci di bilancio. Questa è una sfida da vincere per i prossimi anni: l’obiettivo è liquidarle, salvaguardando l’Amaco. Ci siamo confrontati nelle varie commissioni e aspettiamo delle novità a riguardo».
Bianca Rende e la proposta sull’Amaco
Bianca Rende non è andata tanto per il sottile. «La gestione degli ultimi anni è stata discutibile, oggi la situazione non presenta elementi di rottura – ha detto -. L’assessore Giordano ci dice che il bilancio è “tecnicamente valido”, ma politicamente per noi non lo è: come gruppo ne prendiamo le distanze».
L’ex candidata a sindaco ha poi affondato il dito nella piaga elencando le scelte a sue dire non condivisibili effettuate dai vertici dell’azienda. «Sono stati esternalizzati i servizi di portineria, di controllo dei biglietti e di officina – ha evidenziato – Si pagano ditte esterne mentre si lasciano lavoratori a casa ogni giorno. Sono almeno una decina quelli interessati dalla rotazione della cassa integrazione. In questo contesto abbiamo registrato una riduzione delle corse e possiamo affermare che a Cosenza il trasporto pubblico è al di sotto delle aspettative».
Per Bianca Rende la priorità è rappresentata dai posti di lavoro e lancia una proposta alla squadra di governo di Franz Caruso. «La gestione dell’Amaco va affiancata per capire quali siano le soluzioni per le maestranze. Idee concrete? Un abbonamento a prezzi concorrenziali che dia seguito al nuovo parco mezzi annunciato dall’amministrazione e che garantisca massima puntualità tra una fermata e l’altra. Amaco – ha chiuso – rivendica 3 milioni dal Comune, ma Palazzo dei Bruzi non li riconosce. Una prima operazione verità sarebbe inoltre fare luce su tutto ciò». Riguardo a quest’ultima affermazione Francesco Spadafora (FdI) ha tenuto a puntualizzare che tale richiesta va avanti dall’epoca in cui Giacomo Mancini era sindaco. Più di vent’anni fa, pertanto.