La tensione attorno al futuro dell’Ospedale Hub di Cosenza torna a salire. Il “Comitato No Scippo”, dopo settimane di silenzio istituzionale, denuncia con forza il tentativo di spostare la nuova struttura sanitaria da Vaglio Lise ad Arcavacata di Rende, parlando apertamente di un’operazione che rischia di penalizzare l’intera area urbana. Il progetto originario, approvato dal presidente della Regione Roberto Occhiuto e finanziato dall’INAIL nel 2023, fissava l’inizio dei lavori per luglio 2024. Una data mai rispettata, mentre intorno alla presunta inagibilità del sito di Vaglio Lise – definita dal Comitato “falsa e pretestuosa” – si è costruita una narrazione che alimenta ombre e sospetti.

Il Comitato ribadisce una posizione già espressa con chiarezza: nessuna opposizione alla realizzazione di un ospedale universitario a Rende, che anzi viene considerato un tassello utile in un territorio segnato da carenze strutturali. Ma la difesa della collocazione dell’Hub rimane ferma e non negoziabile. Nell’area urbana di Cosenza, definita un “deserto sanitario”, la presenza di entrambi i presidi è ritenuta indispensabile per garantire una rete adeguata ai bisogni della popolazione.

La presa di posizione è accompagnata da una serie di interrogativi che il Comitato ritiene non più eludibili. A partire dal tavolo istituzionale richiesto dal Consiglio comunale di Cosenza lo scorso 5 novembre: un organismo che avrebbe dovuto chiarire competenze, tempistiche e responsabilità, ma che di fatto non è mai stato convocato. Una latitanza che, secondo il Comitato, rischia di isolare il sindaco Franz Caruso, descritto come ostacolato da dinamiche non trasparenti.

A pesare è anche il silenzio di attori molto influenti nel territorio. La Camera di Commercio, le associazioni industriali, i sindacati e le forze politiche – osserva il Comitato – non avrebbero finora espresso una posizione chiara su un tema ritenuto strategico per lo sviluppo della provincia. Non meno dura la critica rivolta all’Ordine dei Medici, accusato di ricorrere a comunicati “pilateschi” che eludono la questione centrale: per un ospedale Hub, sostengono, il “dove” è determinante quanto il “come”.

Nel documento diffuso, il Comitato insiste sulla validità di Vaglio Lise, indicato come l’unico sito realmente in grado di soddisfare gli standard infrastrutturali e logistici necessari a una struttura ospedaliera provinciale. E mette in guardia da ogni tentativo di piegare una scelta sanitaria a logiche definite “speculative”, che rischierebbero di trasformare una decisione tecnica in un terreno di scontro politico ed economico.